mercoledì 3 dicembre 2014

Famiglia:siamo tutti uguali, ma tutti diversi

Di solito quando accetto di   dialogare con un soggetto   , aspetto  sempre  che sia lui  a iniziare per seguire  ricordi del suo pensiero,  con tempi suoi,  in   modo  che niente  sembri intenzionale ,ma in fondo lo sarà
Una ragazza mentre accennava al rapporto non soddisfacente   con la madre cominciò a rallentare il suo racconto  per rendere pù preciso e chiaro un episodio della sua infanzia come  avesse ancora bisogno di riviverlo per superarlo .Avevo 7/8 anni e la mamma mi chiese di farle una commissione.Uscii di casa , di corsa , per non perdere tempo ,ma incotrai degli amici che mi invitarono a unirmi a loro per giocare.Non potei resistere , proponendomi di fermarmi solo pochi minuti Il gioco era bello e il tempo passò veloce
.Me ne accorsi all'improvviso e di corsa provvidi alla commissione  rientrando a casa ansimante.In questi casi la mamma attendeva il disubbidiente all'ingresso e senza richiesta di spiegazioni iniziavano  gli schiaffoni .La mamma si faceva trovare nell'ingresso  per trovarci impreparati.Allo schiaffo più forte  mi rivolsi a lei  per chiederle aiuto,  perchè quella aggressività si fermasse.Fu un attimo e improvvisamente capii con sgomento che mi rivolgevo alla persona che era causa di quella violenza e che era  inutile parlare perchè   la comunicazione era stata interrotta,  il dialogo sospeso.Non c'era niente da fare e da quel giorno non tentai più di chiedere aiuto a nessuno Ancora oggi non so  chiedere aiuto con gravi conseguenze. nel lavoro e nella vita  affettiva emotiva , sessuale.

Un'altra storia.
Si parlava molto in classe,il dialogo era veramente privilegiato ma avevo avvertito i rgazzi che non dovevano riferire  episodi molto privati  o che riguardavano altre persone
Ma un giorno , mentre si diceva che in famiglia spesso alziamo la voce anche per futili motivi  e qualche volta anche le mani quando uno studente di quattordici anni  cominciò a parlare come un fiume in piena.Nella nostra camera da letto c'è una porta che da nella soffitta.Quando io e mio fratello rientriamo  in ritardo ,all'improvviso mio padre esce dala soffitta con la cinghia in mano e ci mena  tutti e due .Alle sue parole , in classe è seguito un gran silenzio.Anche io mi sentivo a disagio e per rompere quel silenzio ho chiesto :"e la mamma cosa dice?"La mamma dice che papà sbaglia.E papà? "Anche mia madre faceva così"Sono andato dalla nonna e gliel'ho chiesto.Si ,è vero ma poi me ne sono pentita L'ho riferito a papà.ma lui , ha insistito;"io non me ne pento"
Potrei raccontare altri episodi altrettanto tristi e simili ma vorrei capire meglio perchè spesso in famiglia accadono.
Kondrad  Lorenz   ha scritto che se vogliamo conoscere un popolo dobbiamo creare ua relazione
La stessa cosa vale per la famiglia: siamo tutti uguali perchè essere umani , ma tutti diversi ha scritto il grande Boncinelli.
Il dialogo non dovrebbe mai essere  interrotto, le alternative sempre a portata di mano
Sembra impossibile:  il papà diverso dalla mamma ,i genitori diversi fra loro e diversi dai figli come ci insegnano i mammiferi  sono la normalità naturale,  un arcobaleno affettivo , emotivo,   che potrebbe  diventare armonioso solo se riusciremo a creare una relazione fra i componenti di una famiglia condividendo esperienze,emozioni , paure, dolori , gioie, carezze comprensioni ,  autorevolezza in un clima di profonda fiducia e rispetto delle varie personalità  annullando i pregiudizi  e le etichette.La leggenda della voce del sangue e la rigidità di tanti luoghi comuni , hanno già fatto  troppi danni e ci consegnano le macerie della "famiglia"La natura ci crea diversi non prendiamoci  meriti o colpe spesso non giusti.
dott.ssa Adriana Rumbolo

martedì 25 novembre 2014

LaRepubblica.it La fine della penna

QUATTRO mesi, per quindici minuti al giorno. Provando a dimenticare tastiere e touch. Lettere maiuscole e lettere minuscole che scorrono sul foglio, intersecando segni e pensieri, simboli ed emozioni. Il tondo della “o”, il gambo della “g”, l’asta della “t”, il manico della “f”. Curve, linee, pieni e vuoti. E a sorpresa quattrocento bambini digitali di otto, nove e dieci anni riscoprono la scrittura in corsivo, e in poco più di cento giorni il loro lessico, punteggiatura e ortografia, migliorano sensibilmente. Così mentre il mondo celebra (o piange) la morte della calligrafia e degli esercizi a penna, mentre addirittura la Finlandia delle scuole più belle del pianeta annuncia, dal 2016, l’addio ad ogni forma di compilazione manuale, un piccolo esperimento italiano rilancia con forza le virtù del corsivo. Ri-alfabetizzazione di bambini e ragazzi che volando dallo stampatello alla tastiera, dicono i più pessimisti, rischiano di non saper più né leggere né scrivere.

lunedì 17 novembre 2014

Ancora Emozioni

Quali sono le novità che emergono  in questo campo? E' sempre più plausibile che le emozioni giochino un ruolo determinante nel corso dello sviluppo umano, per cui fin dai primi mesi di vita si crea fra il bambino e i genitori un sistema comunicativo affettivo che consente ad entrambi di costruire un lessico affettivo comune.Se il bambino sorride o ride compiaciuto la madre capisce che può continuare a comportarsi con lui come sta facendo, ma se la bocca del bambino si increspa e poi scoppia a piangere questo rappresenta un segnale forte diretto ai genitori perchè intervengano a consolarlo e a tranquillizzarlo. In questo modo il bambino apprende un codice affettivo che lo aiuterà nel corso della vita, ad esempio quando si trova a scuola con i coetanei oppure quando  dovrà affrontare le prime esperienze sentimentali e più in generale nel rapporto con gli altri.

sabato 25 ottobre 2014

bambini plusdotati

QUALE AIUTO? - «I soggetti ad alto potenziale sono individui dotati di possibilità di sviluppo superiori alla media - spiega Maria Assunta Zanetti, ricercatrice di psicologia dello sviluppo e dell’educazione dell’Università di Pavia e direttore scientifico del LabTalento, unico centro universitario in Italia a occuparsi di plusdotazione -. Queste possono riferirsi ad ambiti molto diversi tra loro: scolastico, artistico, motorio e socio-emotivo. In pochi, però, le riconoscono. Così i bambini possono diventare ipersensibili, sviluppare difficoltà relazionali e, godendo di particolari ed elevate abilità cognitive, vivere un sviluppo emotivo che non procede di pari passo con quello intellettivo». Non si tratta di curarli, dunque, ma semplicemente di assecondare le loro caratteristiche, per fare in modo che possano esprimersi pienamente: senza contraccolpi. I consigli riguardano genitori e insegnanti, chiamati a concentrarsi sugli aspetti positivi del comportamento del bambino ad alto potenziale e a concedergli il giusto tempo libero per esprimere appieno la propria creatività. Un aspetto piuttosto critico nei bambini particolarmente dotati è la difficoltà ad autodisciplinarsi: poiché sperimentano sin da piccoli una relativa facilità nell’apprendimento e nella soluzione dei problemi, possono convincersi che a garantire il successo non è tanto lo sforzo personale investito quanto la loro innata abilità.Nel disegno sottostante ottimo pr un bambino  di 5 anni , ma manca completamente la comunicazione fra i soggetti.

lunedì 20 ottobre 2014

La pelle in psicoanalisi


Jorge Ulnik. "La pelle in psicoanalisi"
Astrolabio Ubaldini Editore, Roma 2011

A cura Dennis Linder

Secondo  lo  psicoanalista  Didier  Anzieu  ogni  funzione  psichica  si  svilupperebbe appoggiandosi  a  una  funzione  corporea  il  cui  meccanismo  è  trasposto  sul  piano  mentale.

Emozioni a Terra del Sole



 la sofferenzaconturbante, penosa, difficile da tollerare. Quella che i bambini portano nell’analisi cimenta l’analista in molti modi ed in vario grado (Lucattini, Lupinacci 2012).
Il dolore non è purtroppo mai assente dalla vita, fin dalle origini; così non può essere assente dall’analisi.
“Una analisi deve essere dolorosa, non perché vi sia per forza qualche valore nel d
Tonia Cancrini (2002) ha esplorato ad ampio raggio lo spazio mentale e.

Una ferita all'origine


Una ferita all'origine. Capitolo 1.

L’esperienza del soffrire il dolore.  Dalle  prime esperienze dolorose viste nella osservazione della relazione madre bambino verso la clinica
Maria Adelaide Lupinacci, 2013
Premessa
Lo psicoanalista è sempre naturalmente confrontato nel suo lavoro al dolore mentale del paziente, ma la sofferenza nei bambini è particolarmente conturbante, penosa, difficile da tollerare. Quella che i bambini portano nell’analisi cimenta l’analista in molti modi ed in vario grado (Lucattini, Lupinacci 2012).
Il dolore non è purtroppo mai assente dalla vita, fin dalle origini; così non può essere assente dall’analisi.
“Una analisi deve essere dolorosa, non perché vi sia per forza qualche valore nel dolore, ma perché non si può ritenere che una analisi nella quale il dolore non venga osservato e discusso, affronti una delle ragioni centrali per il quale il paziente è là” (Bion 1963, p. 77).
Tonia Cancrini (2002) ha esplorato ad ampio raggio lo spazio mentale ed emozionale che è necessario che lo psicoanalista sia in grado di fornire al dolore del paziente nel lavoro analitico.

domenica 19 ottobre 2014

La pelle organo psicosomatico


Dott. Luisa MERATI
Medico chirurgo, coordinatore del Centro Medicina Psicosomatica
Specializzata in psicoterapia, psicologia clinica, allergologia, immunologia, nefrologia; diploma di ipnosi (AMISI), diploma di psicoterapia a indirizzo psicosomatico
Coordinatore sezione SIMP S. Carlo – Naviglio Grande
 Esiste tutta una serie di considerazioni fanno della pelle un’entità complessa dal punto di vista psicosomatico:anatomo-fisiologiche, patologiche e cliniche un'entità complessa cliniche che fanno della pelle un'entità complessa dal punto di vista psicosomatico:

lunedì 13 ottobre 2014

Scuola: S.O.S Andrologo

Quante volte, riferendoci alla vita di un soggetto, siamo più inclini a cominciare dall’età adulta.
Si, poi, via via che si prosegue, si può accennare: sembra che abbia avuto un’infanzia difficile, sembrerebbe ci sia stato un lutto in famiglia, è cresciuto/a senza padre o senza madre, forse una famiglia poco presente, gravi  problemi  economici…  però il periodo che va dalla nascita al momento in cui definiamo un soggetto adulto tendiamo ad ignorarlo soprattutto per quello che attiene alla sfera emotiva-sessuale-affettiva.

domenica 21 settembre 2014

Albero sradicato perchè ha poche e deboli radici


Un albero ha una storia lunga che inizia sempre dalle radici.Se  le sue radici saranno  in buona salute, lui resisterà  al vento, sopporterà  la pioggia,la neve.Poi "  nell'adolescenza " fiorirà e i suoi fiori,  nutriti bene dalle radici che esploreranno il terreno in cerca di nutrimento ,  si trasforeranno  in frutto; ma se le radici soffriranno  l'albero non riceverà più nutrimento,  perderà le sue difese e il vento lo ripiegherà su se stesso.Anche il bambino via via che cresce , riceve cibo e amore dalle sue" radici" che sono iniziate affondando nella placenta materna..
Ora finalmente qualcuno ne parla,ma quando mostrai il disegno"Il percorso non è breve", a molti sembrò inspiegabileNel test proiettivo  ,l'albero(naturalmente i tests sono indicativi)  un soggetto dove le radici presenti , forti , fragili, o inesistenti,  stanno a dimostrare,  quanta forza, quanto amore hanno attinto dal primo incontro con la madre ,con la vita o ne sono rimasti privi.
Per tutta la vita spesso l'albero senza radici  sarà come una foglia al vento nella ricerca confusa di ciò che gli è mancato.Vuoto che a volte potrebbe  essere riempito da quella carezza mancante , o da quella stima che al momento giusto  potrebbe ancora  fare miracoli.
dott.ssa Adriana Rumbolo

lunedì 15 settembre 2014

Gravidanza, “le donne subiscono troppe pressioni su come comportarsi”


La rivista Nature critica il clima di terrore creato dalla diffusione degli studi di epigenetica che stabiliscono che un determinato input ambientale precoce, nelle primissime fasi della vita di un individuo, può modificare un dato fisiologico e un comportamento trasmesso geneticamente.

venerdì 5 settembre 2014

La storia della casa

La prima casa era tutta nera e priva di finestre e porte.

La seconda casa aveva la porta socchiusa, con davanti un focherello.

Il bambino di cinque anni ha spiegato alla mamma che il focherello c'era perché lui e lei, come altre persone, avevano tanto freddo.

La terza casetta, dopo la conoscenza affettuosa di un padre mai stato presente fino allora è questa qui:




giovedì 4 settembre 2014

Grazie e congratulazioni Professor Boncinelli

Caro Professor Boncinelli e non prenda questo caro come mancanza di rispetto. Il tono e il contenuto della sua intervista  su"Il Piccolo" hanno il potere di creare l'atmosfera del sentire.Mi ha riportato alla mia infanzia quando nel  nostro cervello   non ci sono recinti rigidi e con facilità si passa da una percezione all'altra che poi si associeranno  o dissocieranno arricchendolo creativamente .Bastava uscire dal borgo e un viottolo di campagna era un divertente laboratorio della natura: in pochi metri decine, decine di foglie tutte diverse per colore e forma, formiche rosse o nere che con una antennale frenetica comunicazione  organizzavano il loro lavoro e poi il fiume e in estate cieli fitti di stelle, e le lucciole che messe sotto un bicchiere capovolto erano oggetto di grande attenzioneVolevo capire come funzionava la loro luce intermittente.Lei nei suoi libri,nelle sue confernze riesce a risvegliare le nostre genuine curiosità infantili  per soddisfarle ora con spiegazioni scientifiche in modo unico e chiaro. E come se ci offrisse sempre non una lezione ,ma un'avvincente e fruttuosa chiaccherata.Sto leggendo il suo ultimo libro, "Una vita non basta. Storia di un incapace  di genio":  grazie e congratulazioni, Professor Boncinelli
Adriana rumbolo

mercoledì 3 settembre 2014

Donne più ansiose, neonati piangono di più

I bimbi di donne ansiose piangono 2,5 volte di piùNeomamme agitate più aggressive,depresse e allattano meno postato 11 ore fa da ANSA
(ANSA) – Roma, 3 set – Sono le donne ansiose ad avere bimbi che piangono troppo o viceversa? La delicata questione non ha ancora una risposta univoca ma gli psicologi dell’università Technische di Dresden con una ricerca pubblicata su Archives of disease in childhood dimostrano che l’ansia delle donne aumenta di 2,5 volte il rischio di avere bimbi che piangono tanto (oltre 3 ore di pianto al giorno). Se l’ansia prosegue dopo la nascita, il rischio sale fino a 3 volte di più.

giovedì 28 agosto 2014

Amigdala, Emozioni


.

Nonostane sia molto piccola, questa parte del cervello, non è da sottovalutare! E' ritenuto un centro di integrazione di processi neurologici superiori come le emozioni, coinvolta anche nei sistemi della memoria emozionale. E' coinvolta nel sistema di comparazione degli stimoli ricevuti con le esperienze passate, nell'elaborazione delle esperienze olfattive e nel comportamento sessuale.

venerdì 15 agosto 2014

Donna. Cervello emotivo - Cervello cognitivo



Cervello emotivo    Cervello cognitivo

Forse non  ne  erano nemmeno coscienti, ma appena le istituzioni gli permisero  l’accesso alle università, appena la tecnologia portò  loro in casa quei meravigliosi giocattoli  casalinghi :lavatrice, frigorifero,  robottini  che in cucina fanno quasi tutto, loro, le donne,  sgranchirono il loro cervello  cognitivo realizzandosi in tutte quelle professioni ,medico, architetto, astronauta, ricercatrice, geologa  ingegnere,soldato,   fino allora quasi Fin da bambina la donna  era abituata , non solo, alla distinzione fra maschi e femmine   augurabile solo  per potenziare l' attrazione fatale  ma la storia sempre gestite da maschi,  spesso anche emergendo .L’uomo  le ammirò, qualche volta le sfruttò, ma sul potere alzò l’asticella, non dovevano accedervi.

lunedì 11 agosto 2014

Famiglia, la “manna” dei bambini moderni



Devo alla piccola Carla, di tre anni, lo spunto per questo post . Per Carla la “manna” non è il cibo che Dio fece piovere dal cielo per sfamare gli Ebrei durante la loro fuga dall’Egitto ma, più semplicemente, la condensazione fra  le parole “mamma” e “nonna”. Questo piccolo e grazioso neologismo è come un pesciolino colorato che nasconde un aculeo tra le pinne dorsali e quindi, se maneggiato male, può pungere. Sono stati scritti molti libri sulla famiglia e sulle funzioni genitoriali, eppure non mi è mai capitato di vedere questo nome simbolo di un confine poco chiaro fra mamma e nonna che potrebbe essere un segno dei tempi, dal momento che le “manne” mi sembrano in aumento, sia perché le nonne sono sempre più arzille e in grado di contrastare l’aumento dell’età media della maternità, sia perché le mamme si sentono sempre più in difficoltà, per i contratti di lavoro sempre più precari e per una cultura e un welfare, che non sono ancora in grado di proteggere un periodo particolare e fondamentale della vita come la gravidanza e il puerperio.

domenica 10 agosto 2014

"Mossa e attesa" di Salvatore Iannucci

Quando Giovanni la conobbe in un caldo  pomeriggio di luglio, si trovò di colpo davanti una ragazza alta, truccata, con un vestito rosso fuoco e tacco  12.
La salutò e lei ricambiò porgendogli la mano. "Io sono Giuditta".


 "Io sono  Giovanni -le disse- piacere" .
Gli strinse la mano...
Quella di lei era leggermente sudata, tradiva allo stesso tempo un leggero timore reverenziale in contraddizione con la sua apparenza, che invece trasmetteva sicurezza e un po' di ostentazione.
Aveva i capelli castani e gli occhi "azzurro mare", avrebbe detto Julio Iglesias. Lasciò dei documenti e se ne andò.

lunedì 28 luglio 2014

Donna santa... donna distratta nella morale



Donna santa... donna distratta nella morale

“Uno, nessuno, centomila”splendida sintesi di Pirandello non è applicabile al mondo femminile ,  perchè nell’immaginario maschile,  si contrae rigidamente nel dogma”Madonna o no” che vistosamente denuncia la mancanza di un terzo status quello di “Donna”.

sabato 19 luglio 2014

Dottor delfino

La delfinoterapia è preziosa per i piccoli con handicap mentali. Bambini che potrebbero essere dislessici, anoressici, , psicologicamente turbati, affetti da sindrome di Down, vittime d abusi sessuali, i delfini li aiutano a stare meglio.

martedì 15 luglio 2014

Dove nasce la tristezza

I sentimenti  non sono soltanto soggettivi: producono manifestazioni fisiche oggettive e riconoscibili, per esempio variazioni del ritmo cardiaco. Ecco perchè gli scienziati riescono a indagarli con rigore. Non solo: quando si tratta di studiare le emozioni umane dal punto di vista psicobiologico, è possibile stimolare deliberatamente i sentimenti in laboratorio. 

giovedì 10 luglio 2014

La parola non basta: va integrata con il contatto fisico

Spesso, in un momento di sofferenza profonda, le parole consolatorie dell'amico più affettuoso risuonano come voci confuse e lontane che non riescono a raggiungerci. Mentre il calore di un contatto fisico, come un abbraccio,  riesce miracolosamente a risollevarci, anche se solo per un istante.Il Grido e la carezza, dell'antropologa Mariella Combi indaga la necessitù e i numerosissimi vantaggi di un recupero del linguaggio corporeo. "Come nell'amore, anche nel dolore il contatto con l'altro suscita il riconoscimento  della propria esistenza, la volontà di andare avanti, di aprirsi al mondo". Ma se la fisicità rende la comunicazione più fluida e immediata, perchè siamo cosi restii a manifestare con i gesti le emozioni? La tradizione occidentale, sottolinea l'antropologa,  vive di separazioni e contrapposizioni: o la mente o il corpo, o la materia o lo spirito, o la natura o la cultura

mercoledì 9 luglio 2014

Passioni cerebrali

L'eros? Può fare a meno dell'attrazione carnale.Succede quando la passione resta bloccata nella sfera del pensiero,  e dell'ambito intellettuale non arriva al corpo.Lui è intelligente, brillante, lei ne è affascinata

venerdì 4 luglio 2014

Un bel bacio

Un bacio pieno di passione potrebbe essere meglio di qualsiasi medicina. Baciarsi fa bene allo spirito ma, a quanto sembra, soprattutto al corpo: aiuta a combattere dolori mestruali, mal di testa, pressione alta e contribuisce persino a combattere le carie.
A scrivere un libro su questi effetti benefici è stato Andrèa Demirjian e su CNN Health online ha spiegato quanto la “terapia del bacio” possa avere effetti benefici sul corpo. Secondo la scrittrice un bacio dato (e ricevuto) con passione migliora la circolazione del sangue e aiuta ad abbassare la pressione.
Proprio per il suo effetto vasodilatatore, il bacio può essere “utilizzato” per diminuire i dolori mestruali e i disturbi che provocano forti mal di testa. Ma non è finita qui: baciarsi aumenta la salivazione e quindi può combattere l’insorgere della carie e mette in moto una serie di muscoli facciali che possono tonificare la pelle e diminuire le rughe.
Per non parlare della serie di ormoni che entrano in circolo quando si sfiorano le labbra: serotonina, dopamina e ossitocina, tutte sostanze che fanno bene al cervello e ci rendono più felici. Dopo gli effetti benefici del sesso sull’attività cognitiva ribaditi da due ricerche, anche il bacio può essere pensato come una vera e propria “terapia” per tutti i giorni!

Lotta malattie cervello cambia passo, italiani in prima fila

Da domani a Milano il congresso europeo con 6.000 scienziati

(ANSA) - MILANO, 04 LUG - 'Rivoluzione copernicana' nella lotta alle malattie del cervello: il centro intorno al quale ruota tutta la ricerca non è più dato dal singolo neurone malato ma dall'intera rete di cellule che lo circonda, e non soltanto dal cervello ma dalla fitta comunicazione che lo collega con il resto del corpo umano.

venerdì 27 giugno 2014

Ha pelato le patate!


La storia: una mamma mi  racconta che qualche sera prima, per la prima volta, ha chiamato il suo bambino di cinque anni a darle una mano a preparare la cena. Il bambino guardandosi intorno: potrei pelare le patate, e subito inizia. La mamma vede con grande sorpresa che suo figlio si muove e opera con grande disinvoltura e un ottimo risultato.


Ha una folgorazione: ma quante cose mio figlio saprà fare, che io non so?

Questa  riflessione riassume il rapporto che si era creato fra mamma e figlio durante la sua crescita. La mamma si rende conto che, mentre lei si trasformava,  in buona fede,  in mamma “ombrello invasivo”: protegge previene interviene, lo tiene ancora nel lettone con sé (è una mamma single).

Tutto questo a volte è faticoso, impegnativo ma lei è gratificata dalla certezza di dare al figlio il meglio di se stessa.

E’ una rapporto madre-figlio che resiste nel tempo anche se molto dannoso e se non è proprio la mamma a cambiare atteggiamento dando al figlio  fiducia e tempo perché  possa interagire con l’ambiente, con i compagni con tutto quanto stimolerà la sua curiosità, il suo interesse acquisendo la percezione cosciente delle risorse del suo corpo, della sua  fantasia, dei suoi meccanismi difensivi, niente cambierà.

Il bambino invece impedito nelle sue esperienze esplorative

lunedì 23 giugno 2014

L'amore guarisce

L'amore è un antidoto. Per le malattie dell'anima ma anche per quelle del corpo. Nel libro "l'Amore che fa vivere" il cardiologo californiano Dean Ornish dimostra, attraverso dati scentifici e statistici che è possibile curare gravi cardipatie e prevenire il cancro, l'infarto, e persino le tossicodipendenze lavorando sulle relazioni affettive, familiari e sociali. E anche su quelle fra medico e paziente. "Le varie scuole di medicina alternativa", afferma Ornish, "presentano quasi tutte un elemento comune: il terapeuta passa molto tempo con il malato, lo ascolta, instaura con lui un contatto umano che lo fa sentire confortato e assistito". Così si instaura il fattore-fiducia, primo passo verso la possibilità di guarigione. Nel suo libro il cardiologo sottolinea le carenze della medicina ufficiale, raccontando che i veloci miglioramenti riportati dai suoi pazienti sono dovuti al fatto di aver "acquisito una nuova modalità comunicativa, che ha migliorato i rapporti affettivi", e di aver "scoperto compassione ed empatia nei confronti di se stessi e degli altri".

Soggetto del desiderio

La curiosità è vita. Spinge a rischiare, a scommettere, a non vere paura dell'ignoto. Per i bambini è un bisogno vitale, è l'esigenza di costruire un ponte fra sè e il mondo. Luisa, undici mesi, alla scuola materna, fa cadere il coperchio del fustino di detersivo per vedere l'effetto che fa. Il coperchio traballa e Luisa ripete ed esperimenta. Il gioco attira altri bambini. Il coperchio è diventato interessante. Si innesca un conflitto. Luisa è indecisa; non sa se continuare a sperimenare da sola o con gli altri. I bambini, sono attratti dal coperchio, ma non sapendo come usarlo, glielo restituiscono stabilendo l'equilibrio. Luisa da questo gioco ha imparato molte cose: sull'oggetto che ha manipolato, sulla condivisione e sul conflitto

mercoledì 11 giugno 2014

Anche il cuore può svelare le nostre emozioni


(ANSA) - ROMA, 10 GIU - Non solo il cervello, come dice da sempre la scienza, ma anche il cuore può svelare le nostre emozioni e la conferma è contenuta in uno studio condotto da un gruppo di ricerca dell'Università di Pisa, in collaborazione con l'Università dell'Essex (Inghilterra), L'HArvard Medical School e il Mit di Boston(USA) e pubblicato su Nature.
La ricerca ha dimostrato come le emozioni possono essere svelate ,battito per battito attraverso  un algoritmo matematico.

venerdì 30 maggio 2014

depressione


COME CAPIRL
Che cosa si "rompe" nel cervello depresso
Con la depressione alcuni sistemi di trasmissione tra le cellule nervose funzionano meno bene del solito e quindi ne risente tutto ciò che vi è strettamente collegato, dall’umore al sorriso, al sesso e ad altro

Si è discusso a lungo se la depressione fosse ‘soltanto’ un male psichico oppure una vera e propria malattia fisica.
Ebbene, anni di ricerche hanno permesso di scoprire che nel cervello di chi è depresso succede effettivamente qualcosa di “fisico”. Ad ammalarsi sarebbero alcune specifiche “vie di comunicazione” all’interno del sistema nervoso. In particolare, a essere alterati sembrerebbero soprattutto specifici sistemi di trasmissione tra le cellule cerebrali.
Prima di spingersi oltre e spiegare il problema più nel dettaglio, è però necessario qualche chiarimento su come funziona il sistema nervoso.

martedì 20 maggio 2014

L'incontro fra cervello emotivo e il stema limbico


Le radici più antiche della nostra vita emotiva affondano nel senso dell’olfatto, cioè nel lobo olfattivo o rinencefalo. Nei rettili, uccelli, anfibi e pesci questo rappresenta la regione suprema del cervello. Infatti l’olfatto era un senso di importanza fondamentale ai fini della sopravvivenza.


venerdì 16 maggio 2014

La bella modella ha risposto a chi le diceva che era provocante. non sono provocante io , ma è la natura che è provocante ha:risposta giustamente la modella

giovedì 17 aprile 2014

Neruda

Mia soave, di cosa odori?
Di che frutto? Di che stella? Di che foglia?
Presso il tuo piccolo orecchio o sulla tua fronte
mi chino, ficco il naso tra i capelli e il sorriso,
cerco di riconoscere, la stirpe del tuo aroma: è
soave, ma non è fiore, non è coltellata di
penetrante garofano o impetuoso aroma di violenti
gelsomini, e’ qualcosa, e’ terra, e’ aria, mele o legnami,
odore di luce sulla pelle, aroma della foglia dell’albero
della vita con polvere di strade e freschezza d’ombra
mattutina alle radici, odor di pietre, di fiume, ma piu’ ‘
simile a una pesca, al tepore del palpito segreto del
sangue, odore di casa pura e di cascata, fragranza di
colomba e capelli aroma della mia mano che perlustro’
la luna del tuo corpo, le stelle della tua pelle stellata,
l’oro, il grano, il pane del tuo contatto, e li, per tutta la
lunghezza della tua luce furiosa, sulla tua circonferenza
d’anfora, sul calice, sugli occhi del tuo seno, tra le tue
ampie palpebre e la tua bocca di schiuma, su tutto lascio’,
la mia mano lascio’ odor d’inchiostro e selva, sangue e
frutti perduti, fragranza di obliati pianeti, di puri fogli
vegetali, li il mio stesso corpo sommerso nella freschezza
del tuo amore, amata, come in una sorgente o nel suono
di un campanile lassu’ tra l’odore del cielo e il volo degli
ultimi uccelli, amore, odore, parola della tua pelle, dell’idioma
della notte nella tua notte del giorno nel tuo sguardo.
Dal tuo cuore sale il tuo aroma come dalla terra la luce
fino alla cima del ciliegio: sulla tua pelle io fermo il tuo
palpito e odoro l’onda di luce che ascende, la frutta
sommersa nella sua fragranza, la notte che respiri, il sangue
che esplora la tua bellezza fino a giungere al bacio che mi
attende nella tua bocca
                                     Neruda

sabato 12 aprile 2014

Scoperta area cervello che innesca dipedenza gioco d'azzardo









Scoperta area cervello che innesca dipendenza gioco azzardo
Lo studio dell'università di Cambridge. L'insula, che ha un ruolo chiave nelle emozioni, se 'iperattiva' porterebbe alla ludopatia
Il mercato dell'azzardo vale 90 miliardi di euro  ROMA - Identificata l'area del cervello che da dipendenza dal gioco d'azzardo: è l'insula, la struttura della corteccia cerebrale che si trova fra il lobo frontale e quello temporale e che diventa iperattiva nelle persone con questo disturbo

domenica 6 aprile 2014

Relazioni























Coppie che non riescono a lasciarsi
Separati sì, ma non troppo. Coppie che scoppiano, ma non riescono a lasciarsi. Come Gwyneth Paltrow e Chris Martin, che annunciata la separazione prenotano un viaggio assieme agli amici. Ma non si tratta di capricci da vip: sembra che la logica della “separazione part time” stia prendendo piede anche fra i comuni mortali. E i figli non sempre c’entrano; nella maggior parte dei casi, dice lo psichiatra, la scelta è dettata dall’incapacità di elaborare il distacco
Gli ultimi, in ordine di tempo, sono stati Gwyneth Paltrow e Chris Martin. Dopo oltre dieci anni di matrimonio, due figli – Apple, nove anni e mezzo, Moses, sette anni - e una lunga lista di traslochi hanno usato internet – precisamente il sito Goop, curato dalla stessa attrice premio Oscar – per far sapere al mondo che si sarebbero separati

mercoledì 2 aprile 2014

I bambini hanno bisogno di regole

Regole. I bambini hanno bisogno di regole. Ebbene sì. E’ scritto su tutti i libri di pedagogia. Lo dicono in tutte le lingue tutte le tate del mondo.
Facile a dirsi.
Ma come si fa a farle rispettare?
I bambini, poi, sono anche molto furbi e mettono alla prova i nostri nervi proprio quando siamo più stanchi con urla, strepiti e tanti bei NO!
Oggi con la nostra Psicologa Amica, la dottoressa Francesca Santarelli, affrontiamo proprio questo tema.
Ci spiegherà lei come fare per far rispettare ai bambini le nostre regole

I social networks:utili o pericolosi?

PERCHE' I SOCIAL NETWORK (SE USATI SENZA CONSAPEVOLEZZA) RISCHIANO DI DIVENTARE LA PIU' POTENTE DROGA MAI ESISTITA: L'UNICA IN GRADO DI TENERTI STACCATO DAL MONDO REALE PER TEMPI INFINITI...
da "Corsa e irrealtà", di P. Trabucchi, pubblicato nel 2010 su "Correre"
Una persona è intenta a trafficare sul proprio cellulare: intorno i suoi amici conversano tra loro. Lui intanto scambia senza sosta messaggi con qualche interlocutore lontano.
Una donna cammina per la strada ascoltando l’I-Pod. L’effetto della tecnologia che sta usando è quello di isolarlo dall’ambiente circostante, per relegarla in una dimensione separata, più intima ed apparentemente più protetta.

venerdì 28 marzo 2014

Il sogno




Il sogno è un fenomeno psichico legato al sonno, in particolare alla fase REM, caratterizzato dalla percezione di immagini e suoni riconosciuti come apparentemente reali dal soggetto sognante. Lo studio e l'analisi dei sogni inducono a riconoscere un tipo di funzionamento mentale avente leggi e meccanismi diversi dai processi coscienti di pensiero che sono invece oggetto di studio della psicologia tradizionale. Sigmund Freud, nel '900, nella sua celebre opera L'interpretazione dei sogni, tentò di spiegare questa modalità di funzionamento dell'apparato psichico descrivendo la psicologia dei processi onirici e suddivise il funzionamento dell'apparato psichico in due forme che chiamò processo primario e processo secondario.

mercoledì 26 marzo 2014

L'autismo potrbbe iniziare nel grembo materno da difetti nello sviluppo dela corteccia cerebrale




ROMA - L'autismo 'inizierebbe nel grembo materno' con alcuni difetti nelle prime fasi dello sviluppo della corteccia cerebrale, insomma quando il cervello prende forma e le diverse 'famiglie' di neuroni si organizzano in strati connettendosi tra loro. E' la tesi cui è giunto uno studio sul cervello di bambini autistici e sani condotto presso l'Università di San Diego, pubblicato sul New England Journal of Medicine.

"Pillole di cioccolato" contro infarto e ictus, al via studio Usa



Diciottomila persone testeranno un concentrato di flavonoidi estratti dalle fave di cacao, senza zuccheri e grassi
ROMA - Tutto pronto per un 'dolce' studio scientifico: i ricercatori del Brigham and Women Hospital di Boston hanno appena lanciato una sperimentazione per stabilire se pillole contenenti le sostanze nutritive del cioccolato fondente, chiamate flavonoidi, possano prevenire attacchi di cuore e ictus. Il lavoro sarà sponsorizzato dal National Heart, Lung and Blood Institute americano e da una multinazionale che produce dolciumi e che ha brevettato un modo per estrarre i flavonoidi dal cacao in alta concentrazione e per confezionarli in capsule.

martedì 25 marzo 2014

Citazioni di Antonio Damasio

Citazioni di Antonio Damasio 

Sono propenso a credere che gli animali non abbiano emozioni "superiori". Tuttavia è certo che le emozioni giochino un ruolo più significativo negli animali che non negli esseri umani, considerato il loro immenso potenziale e assodato il fatto che gli animali non possono contare sulle nostre straordinarie capacità mnemoniche e di linguaggio.[1] 


domenica 23 marzo 2014

Scoperto l'udito selettivo: una membrana

ci isola dai suoni che non ci piacciono

Ricerca del Mit e dell'università del Sussex: nell'orecchio interno individuata una struttura che fa da filtro alle frequenze che ci arrivano e ci permettono di 'concentrarci' sui suoni che ci interessano ed escludere gli altri
e ci permettono di 'concentrarci' sui suoni che ci interessano ed escludere gli altri

Stress ed Emozioni

STRESS ed EMOZIONI

Ogni qual volta una persona si trova dinanzi ad un cambiamento nel suo organismo avviene un processo di attivazione, cioè la produzione di molte energie che scatta nel momento in cui vengono affrontate situazioni insolite,di stress,manifestandosi perciò in ansia e paura,a questo punto tanto più alto sarà il grado di pericolo tanto maggiore sarà il livello di ansia e paura

Adriana


sabato 22 marzo 2014

I nuovi crociati dell'ambiente

Una nuova ricerca pubblicata sulla rivista Science ha identificato il fattore di trascrizione - il NAC - che ha determinato l'antico adattamento delle piante alla terraferma. L'importante gruppo di proteine sembra abbia "accompagnato" le piante nel delicato e cruciale passaggio di transizione dall'acqua alla terra. La scoperta e' di un team di ricercatori del Nara Institute of Science and Technology in Giappone. Gli studiosi sono giunti alla conclusione analizzando il genoma di una comune pianta terrestre, l'arabetta comune (Arabidopsis thaliana).




















lunedì 17 marzo 2014

Un bella dormita ci rimette a posto

 - ROMA, 14 MAR - La funzione del sonno potrebbe essere molto più complessa di quanto si pensi: nella 'Giornata mondiale del sonno' emerge che questa attività ha tantissimi aspetti misteriosi e potrebbe giocare un ruolo importante nel regolare il metabolismo, la riparazione cellulare o l'equilibrio dei circuiti neuronali. Lo rileva la ricerca condotta dal gruppo di Valter Tucci, dell'Istituto Italiano di Tecnologia di Genova e pubblicata sulla rivista Philosophical Transactions of the Royal Society Biology.

sabato 15 marzo 2014

Omicidio.Infanticidio.La cronaca troppo spesso ce li ricorda



C’era una volta …. cominciava la storia di un bambino/a ,  che fin da piccolo i genitori abbandonavano   perché non potevano più né nutrirlo, né curarlo.Come   la leonessa  quando i suoi cuccioli sono cresciuti abbastanza,  li spinge su un albero molto alto e fugge via veloce per non essere raggiunta .Per un po’ i cuccioli si lamenteranno ,ma quando capiranno che nessuno più li aiuterà  non chiameranno più  e inizieranno a cercare il cibo per sfamarsi  .Anche il papà di Pollicino cercherà di far perdere nel bosco il
figliolo ma il primo tentativo  non gli riuscirà  .HEnsel e Grethel poi  per  salvarsi la vita e fuggire inganneranno la strega cattiva La DIFFERENZA:::mentre i cuccioli di mammiferi  devono affrontare la prima selezione per la ricerca del cibo. i cuccioli umani per salvarsi cominceranno a usare tutte le potenzialità emotive e cognitive arricchendosi di esperienze negative e positive che hanno ,aumentando sempre di più le loro capacità   che   si diversificheranno. nelle varie culture che ne deriveranno.. La vita degli esseri umani molto complessa e a volte inspiegabile  ci lascia soprattutto scioccati di fronte all’omicidio e soprattutto all’omicidio di cui non ne comprendiamo la causa scatenante Tutto accade, come se si avesse un pulsante che scattando  al dolore.alla frustrazione  più recente ci fa distruggere il soggetto che  sembra rappresentare tutte le frustrazioni ,i dolori le umiliazioni fisiche e psicologiche che si sono vissute nel passato .Per pochi attimi non  distingue più chi è  o chi è stato il colpevole oppure il dolore è così grande che è necessario evitarlo    al soggetto che ci  è più caro
Dott,ssa Adriana Rumbolo

domenica 2 marzo 2014

Quando si ha paura di amare

Si dice che ogni volta che un rapporto d'amore finisce, si formi una piccola cicatrice sul cuore.
I primi a parlare di pene d'amore furono Saffo e Catullo, mente  in tempi più recenti il cuore spezzato sembra essere diventato il tema d'elezione di musica e cinema.
Romanticismi a parte, uno sudio pubblicato qualche tempo fa su Proceding of the Nationl Academy of Sciences, sembrerebbe dimosrare che vi è davvero una corrispondenza tra la delusione d'amore e malessere fisico.
Secondo i ricercatori dll'Università del Michigan che lo hanno condotto,infatti quando soffriamo per amore nel cervello si attivano le stesse aree deputate all'elaborazione del dolore

domenica 23 febbraio 2014




Ricerca della Emory University in Thailandia

19 febbraio 2014
Elefanti consolano simili che soffrono con tocchi e suoni
Gli elefanti asiatici "consolano" i propri simili che sono in sofferenza attraverso tocchi fisici e vocalizzazioni. A rivelarlo uno studio condotto su 26 elefanti in cattivita' in un campo nel nord della Thailandia da un gruppo di ricercatori della Emory University. Si tratta, a quanto si legge sulla rivista PeerJ, della prima prova empirica di un meccanismo di consolazione negli elefanti.

venerdì 21 febbraio 2014

Cani e persone "sentono" allo stesso modo

ROMA - Chi ha un animale lo sa, solo che adesso c'è anche il timbro della scienza: il cervello del cansensibile come quello umano ai segnali delle emozioni e degli stimoli sociali dall'esterno. È questo ilrisultato di una ricerca del Mta-Elte Comparative ethology research Group in Ungheria, pubblicata su 'Current Biology'.

martedì 18 febbraio 2014

Non soffre e fa del male

E il NARCISISTA"classico"?"Un fondo di narcisismo è insito in tutti noi "spiega Massimo Biondi,della Clinica Psichiatrica della Sapienza di Roma","E' il motore indspensabile per chi voglia emergere, ma la personalità è una  cosa, il disturbo è un'altra.  cadere in depressione:"in alcuni casi"concludeBiondi" con  questa crisi recuperano una certa consapevolezza ma di solito  continuano a non a
capire
Il narcisista patologico è incapace di avere relazioni equilibrate con le persone ha un grandioso senso di se stesso

Quando Narciso è solo distruttivo

Chissà quante volte sarà capitato di parlare con qualcuno e ricevere una strana impressione, quella che alla fine di tutti i discorsi il nostro interlocutore sia il migliore, il vincente, e tutti gli altri siano si brave persone, seri lavoratori, buoni mariti o amanti, ma che lui sia davvero l'unico a cui possono essere attribuiti aggettivi superlativi.Eppure lui non lo ha detto. Come è possibile?" E probabile che in questi casi abbiamo a che fare con un "narcisista maligno", ossia una persona che ha la caratteristoica di distruggere metodicamente le persone di cui si parla in maniera subdola e ambigua"

giovedì 13 febbraio 2014

C'era una volta "l'intelligenza emotiva"poi si è persa nella politica

Trenta, quaranta anni fa la tecnologia si occupò delle emozioni, le spolverò ,le  chiarì,  spiegò  la loro conoscenza e  gestione   parte importantissima  del  lungo e ancora misterioso percorso del cervello. E allora comprendemmo  meglio  tanti perchè della della nostra vita, affinammo la   nostra comunicazione  e confidammo in una politica migliore,più comprensibile che rispondesse ,naturalmente non sempre,  con la logica di risultati fruttuosi  e previsti

mercoledì 5 febbraio 2014

Malattie mentali, c'è un gruppo invisibile adolescenti a rischio


Quelli troppo "connessi"' che dormono poco e non fanno sport



(ANSA) - ROMA, 4 FEB - C'è un gruppo "invisibile" di adolescenti a forte rischio di sviluppare malattie mentali: sono quelli che usano molto i social network, dormono poco e fanno scarsa attività fisica. Ad evidenziarlo uno studio internazionale guidato dal Karolinska Institutet in Svezia, pubblicato sulla rivista World Psychiatry.

lunedì 3 febbraio 2014

L'uso di cannabis può danneggiare le capacità cognitive dei ragazzi

Che il consumo di marijuana sia poco salutare per gli adolescenti è risaputo. Ora un nuovo studio, condotto da un gruppo di esperti della University of Maryland e pubblicato sulla rivista scientifica “Nature”, svela un’altra ennesima ragione per temere la cannabis: provoca danni permanenti alla corteccia cerebrale.
Considerata una droga leggera

venerdì 31 gennaio 2014

Siamo sempre alla mela!

Hanno studiato, imparato  qualche lingua,  trascorso interessanti vacanze all'estero e sicuramente le più ambiziose avranno pensato di intraprendere la carriera politica.: Il parlamento si è colorato   di rosa...naturalmente stiamo parlando delle donne al governo .Ieri sono rimasta molto sorpresa quando ho sentito una deputata riferire
un'offesa rivolta a un suo gruppo.offesa  non gradevole.sessista. ma banalizzata dal tempo,  di un collega
quasi a chiedere ad altri riparazione dell''offesa ricevuta.Ho atteso un po' poi ho sperato vivamente che la deputatata concludesse il racconto con la sua rsposta magari anche umorista( i giambi di Ipponatte , possono dare spunti) al collega, non aveva che l'imbarazzo della scelta  e non spiagnucolare a destra e manca perchè altri provvedessero a lavare l'onta