mercoledì 28 dicembre 2016

la creatività e i programmi scolastici



Dove nasce il pensiero creativo? Quando si realizza un progetto creativo, che parti del nostro cervello si mettono in funzione?Siamo tutti a conoscenza del fatto che l’emisfero sinistro del nostro cervello è quello analitico, logico, pratico e organizzato; mentre l‘emisfero destro è quello più creativo, emozionale, istintivo, spirituale e sensibile.

Alcuni neuroscienziati moderni hanno provato a indagare quello che realmente accade nel nostro cervello durante un processo creativo e sono giunti alla conclusione che la suddivisione dei due emisferi è molto riduttiva.La creatività non comporta una regione o un solo singolo lato del cervello: i due emisferi lavorano insieme per generare immaginazione e fantasia.
Tutte Le Regioni Del Cervello Lavorano Come Una Squadra Per Gestire Il Pensiero , secondo della fase e del compito che si va a sostenere, le regioni del nostro cervello si muovono per gestire l’attività in questione.
Non esiste più la suddivisione destro e sinistro, perché vengono toccate differenti aree del cervello che si trovano in entrambi gli emisferi. L’emisfero più razionale interagisce con quello creativo mettendo in moto una serie di reti cerebrali che cooperano insieme per raggiungere uno scopo comune.
Queste scoperte nel campo delle neuroscienze è molto importante, non solo perché è una novità assoluta dal punto di vista scientifico, ma è anche un aiuto valido per chi lavora tutti i giorni con la creatività.
Sapere che le regioni del cervello cooperano assieme per generare il processo creativo permette una migliore collaborazione all’interno di un team produttivo: il disordine del processo creativo e delle attività cerebrali dinamiche può essere gestito in modo più razionale e preciso per dare forma ad un progetto vincente.
La collaborazione di differenti cervelli, che utilizzano tutte le reti cerebrali possibili per generare idee, è uno strumento forte e determinante per lo sviluppo del pensiero creativo e per la creazione di opere importanti dal forte impatto emotivo e visivo.
Ho chiesto aiuto a importanti neuroscienziati per avere sostegno alla mia teoria.

Fin dai primi ricordi della mia infanzia sono chiare le immagini di tutto ciò che vedevo:osservavo con grande interesse e stupore tante foglie diverse per colore e forma in pochi metri;la comunicazione frenetica e logica delle formiche necessaria nella loro operosità, mi soffermavo per lungo tempo in trepida attesa che i girini che popolavano le pozze di acqua più tiepida, vicine al fiume, si trasformassero in rane.
Giorno per giorno seguivo tutto il percorso mutevole delle piante e poi lo sguardo si alzava al cielo che mi appariva sempre diverso ma stranamente conosciuto.
E poi gli insetti, il volo degli uccelli le piene e le secche del fiume e in tutto questo tante persone che lavoravano usando vari arnesi utili e creativi
Poi tante altre percezioni di odori di colori di clima
Giocavo spesso con amici e quando si presentava una difficoltà tutti pensavamo finchè
uno/a esclamava :"Mi è venuta un'idea!"
La coscienza e la sicurezza di poter trovare spesso la soluzione giusta dava un senso di benessere e agiva da blando ansiolitico
Quando la mattina entravo a scuola avevo la sensazione di non potere usare in quel luogo, il bagaglio delle conoscenze frutto delle scorribande a contatto con la natura, scompariva la sicurezza di una soluzione a portata di mano e l'ambiente intorno da ansiolitico diventava ansiogeno.
Sicuramente nelle scuola qualcosa sta cambiando ma le notizie non sono confortanti.in molte classi muretti separano ancora rigidamente una materia dall'altra ma come si è scritto prima: la collaborazione di differenti cervelli, che utilizzano tutte le reti cerebrali possibili per generare idee, è uno strumento forte e determinante per lo sviluppo del pensiero creativo e per la creazione di opere importanti dal forte impatto emotivo e visivo..
dott.ssa Adriana Rumbolo