domenica 15 marzo 2015

debole romeo fragile giulietta2

Da un grave fatto di cronaca.In una grande città del nord-Italia un giovane. ha voluto punire la sua ragazza che non voleva più continuare , la loro relazione, trascinandola con sè nel vuoto dall'altezza di  sette piani Ma pima di costringerla a seguirlo con la forza,  ha voluto mostrarle ciò che avrebbe perso per sempre Perchè? voleva vedere nei suoi occhi  la paura, il terrore perchè  aveva ancora bisogno di gustare ,non importa ,anche se  per l'ultima volta nello sguardo  terrorizzato  della  ragazza il suo potere .Che Romeo fragile   con emozioni  che in lui   erano riuscite a mettere radici contratte.Nella ragazza aveva  inconsciamente percepito il suo capro espiatorio.Potrebe esserci un collegmmento con le macerie d iun Edipo o di una ElettraEdipo al maschile
Edipo al maschile
Il maschietto si “innamora” della mamma dando così seguito a un rapporto affettivo che dura dalla nascita.e forse anche prima e durerà per troppii anni Durante questa relazione il  bambino vive, oltre naturali sentimenti d'amore,ma anche momenti di incomprensione e di aggressività nei confronti della mamma. Con la crescita, il piccolo sperimenta come l'amore verso la mamma sopravviva ai suoi attacchi di rabbia e alla possibilità di liberarsi dal senso di colpa per aver provato sentimenti negativi verso di lei.
Verso i 3 anni il percorso affettivo del bambino è segnato dalla consapevolezza che il papà si intromette nel suo rapporto privilegiato con la mamma. Il papà diventa quindi il rivale verso il quale il bambino esprime sentimenti di ostilità e di odio, ma anche l'eroe, la figura da imitare, che suscita tutta l'ammirazione del piccolo. In questa ambivalenza di sentimenti si configura il conflitto edipico, quella relazione a 3 in cui l'amore esclusivo verso la mamma deve fare i conti con l' odiata e amata figura del papà. In questo periodo il maschietto si mette a corteggiare la mamma, si intromette tra lei e papà ogni volta che si sente escluso, esprime in tutti i modi la sua gelosia mentre è felice quando riesce a occupare il posto del papà e a esprimere la fantasia di voler sposare, da grande, la mamma.Ho rivisitato il complesso edipico perchè lo trovo quanto mai attuale forse da quando c'è la famigia che si è formata più per finalità pratiche ed economiche  trascurando che da subito in bambino inizia il percorso affettivo- emotivo sesuale che influenzato dalle emozioni pimarie durerà tutta la vita.Al presente il padre con cui misurarsi ed elaborare la loro relazione , per lavoro passa più ore fuori  casa è spesso assente.Anche la mamma per lavoro è fuori casa e la vecchia famiglia che era uno spaccato sociale con il neonato ,il bambino l'aduto ,l'anziano non cè quasi più.Invece inizia molto presto il distacco dalla mamma quando ancora necessita  la sua presenza per la modulazione delle emozioni primarie che non godono ancora del controllo nei loro confronti dei lobi frontali Credo che  nel primo percorso della vita sessuale del bambino molti nodi rimangano irrisolti coinvolgendo le emozioni primarie e i lobi frontali influenzando molto negativamente tutto il percorso  affettivo-emotivo sessuale- del soggetto spesso per tutta la vita non aiutandolo a divenire indipendente da paure . aggressività e angosce da separazione  favorendo  ossesioni sessuali. come riscontriamo oggi nella criminalitàIl soggetto non riesce ad esprimere pienamenene la sua sessualita c inizia il percorso  dell'ossesione  alla ricerca continua di esprimere soddisfacemene la sua sssusalità di cui incolpa e punisce
 il partner anche con la morte sia per la frustrazione  sia perchè non deve rimanerae traccia della sua dbolezza   Non esiste la mamma dell'adulto,solo nei primi tre anni di vita è indispensabile la sua vicinanza al bambino  sempre con un buon accordo con il padreIn questo clima il bambino  avrà più possibilità  i crescere c le sue eperienze  e convivere in piena soddisfazione la propria sessualità co amore e senza odio
dott.ssa Adriana Rumbolo




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