ROMA - Emozione è guardare un'opera
d'arte come se ci si trovasse al suo interno. Provare le stesse sensazioni dei
suoi personaggi. Rievocare i movimenti compiuti dalle mani dell'artista.
"L'abilità di un pittore coincide con la sua capacità, spesso inconscia,
di rievocare un'emozione nel cervello dell'osservatore" spiega Vittorio
Gallese, professore del dipartimento di neuroscienze dell'università di Parma
ed esperto di neuroestetica, la scienza che cerca di spiegare il rapporto fra
cervello e opere d'arte.