martedì 12 gennaio 2016

L'ora dell'innocenza

L'infanzia è davvero l'età dell'innocenza , in cui il bambino  mostra capacità intellettive ed emotive, ma è estraneo a suggestioni morali? O non è piuttosto il primo, delicato periodo in cui si costruiscono quei preziosi presupposti dell'etica  che daranno poi i loro frutti? E' la tesi di Robert Coles, che nel libro L'intelligenza morale dei bambini (Rizzoli ) tenta una sorta di archeologia morale dell'infanzia. E' noto che sin dai primi anni di vita ci sono  bambini più empatici e sensibili, e altri preoccupati soltanto di sè. Non è il caso di condannare,  ma di chiedersi: forse abbiamo noi genitori, con un eccesso o una carenza di disponibilità, già influito su queste tendenze? Quanto contano i nostri si e no? Come iniziare a parlare ai piccoli di bene e male?" La psicoanalisi classica vede la nascita del senso morale verso i tre anni , nel conflitto con i genitori e nella comparsa del senso di colpa" diceMaria Alice Pieroni psicanalista e neuro-psichiatra infantile di Firenze. "Oggi molti studi si basano invece sull'osservazione della vita quotidiana. Ricercatori come Robert Emde e Daniel Stern ipotizzano un bambino tendelzialmente buono se non intralciato nel suo sviluppo.La moralità di base, per questi studiosi, trova le sue radici non nelle esperienze individuali ma nella " moralità di relazione" tra madre (o padre) e figlio" molti insegnamenti involontari si impartiscono già nei primi mesi di accudimento" Anche la prontezza con cui si risponde al pianto è una lezione:parla del modo di dar valore a un bisogno, dell'importanza di soddisfare una richiesta.Ma bisogna pure imparare che possono esserci altri bambini, limiti dei genitori, altre esigenze a diminuire la centralità del piccolo. Non è ancora etica , ma è un inizio."Sin da piccolissimi si è capaci di empatia, che è una componente della morale", spiega Anna Oliverio Ferraris, docente di Psicologia evolutiva alla Sapienza di Roma."Anche un neonato, se  un altro bambino piange, cambia espressione!.Tra i 5 e i 6 anni si apre la fase premorale :i bimbi sono interessati a come si devono comportare, ma il controllo è esterno;va bene ciò che è gradito ai genitori."Verso i 7-9 anni l'attenzione è più concentrata sulle regole sociali; si sviluppa la logica, che prende il sopravvento sulle emozioni,e il piccolo può anche essere rigido nel rispettare le regole di comportamento", continua Ferraris. Il vero senso morale arriva con l'adolescenza, in cui la riflessione individuale consente la comprensione di principi universali : "la vita è sacra"", "non fare agli altri quello che non vorresti  fosse fatto a te". L'etica diventa interna: si può anche contestare una legge ingiusta. Allora, come influire sulla moralità del bimbo?"Qualche insegnamento si può impartire, con leggerezza, anche quando è piccolo: sarà un seme che darà i frutti in futuro".Tenendo presente che il mezzo più efficace è sempre il buon esempio.
di E. Chiaia