domenica 22 febbraio 2015

come trenta anni fa...

Oltre 30 anni di esperienza clinica hanno convinto  anche di questo:  anche in amore, quel che conta sono le primissime esperienze dell'infanzia.
E se è vero che ogni rapporto affettivo è prima di tutto "politico" (cioè una relazione basata sul confronto/scontro di poteri ) allora il segreto di questi equilibri diplomatici va cercato molto addietro negli anni.
Là dove sfumano le ombre  e i ricordi del legame con i genitori
Michael Vincent Miller psicologo gestalt :"Tutti i rapporti amorosi" , spiega a questo proposito, " contengono una buona dose di ansia.
Può  essere più o meno accentuata, ma ha comunque  a che fare con due paure ancestrali e opposte: quella di essere abbandonati e quella di essere annullati, "inglobati"  dal legame stesso.
In entrambi i casi, quest'ansia ci porta a ricreare all'infinito l'alternanza dei ruoli di dominatore e dominato, di forte e debole.
Infatti spesso siamo attratti da relazioni palesemente sbilanciate .
Anche in questo caso, per comprenderne le ragioni bisogna andare in retromarcia.
Qualunque sia il rapporto avuto con il padre o con la madre, sarà  il modello relazionale che porteremo con noi nel mondo adulto.
Se si è trattato di un rapporto punitivo o trascurato resteremo convinti che quello sia il vero amore e, magari inconsapevolmente, cercheremo di rivivere sempre quelle esperienze"
 Ci potrebbe essere un margine "per lavorare, con la psicoterapia o con un'analisi attenta de nostri vissuti.
il punto è individuare le componenti compulsive e trasformarle in libertà di scelta.
La storia infantile non è vincolante in senso assoluto, ma esercita un'attrazione simile ai cosidetti stati trans-ipnotici.
Se anche rimuoviamo un aspetto del rapporto con la nostra famiglia, di fronte a precisi stimoli tenderemo a reagire sempre nello stesso modo.
Quindi ritrovando in qualcuno dei tratti che ci riportano alle esperienze affettive
"E' infatti per un bambino i concetti di amore e di dipendenza si equivalgono.

Per lui è impossibile distinguere tra l'affetto della madre e il bisogno di accudimento da parte sua.
Rispetto alle altre specie animali, l'essere umano ha un'emancipazione dai genitori molto ritardata.
Da qui nasce l'equazione amore-subordinazione e la maturità consiste proprio nel trovare equilibrio tra le due tensioni, riuscendo a scegliere un partner adatto a noi.
Come in una dittatura : quando non si crede che una scelta libera possa sostenere una relazione si usano il dolore e il ricatto per  esercitare un potere assoluto.

Il tuo benessere non dipende da un altro: ognuno dovrebbe ripetere questa osservazione ogni giorno, interiorizzarla e farla sua. Alcune storie d'amore possono diventare dolorose come una vera e propria storia di dipendenza da sostanze tossiche: per uscirne è necessario prima di tutto iniziare a voler vedere la realtà per quello che è, senza bugie, e chiedere l'aiuto di amici fidati oltre che di persone capaci di aiutarti in questo percorso alla scoperta di te e dell'amore. Tentare di cambiare il partner, usare un controllo eccessivo, aiutare l'altro fino a sostituirsi a lui in alcune decisioni non fa bene all'amore; sintomi come questi parlano del tentativo di nutrire la propria scarsa autostima attraverso il rapporto di controllo con un'altra persona

Smetti di salvare o essere salvato; interrompi questo meccanismo perverso è rivoluzionario. Lascia l'altro libero di fare le sue scelte e essere ciò che sente di essere: ci saranno, ovviamente, delle conseguenze e tu prenderai le decisioni che ti riguardano considerando le sue azioni (non ciò che si dice e che potrebbe non realizzarsi mai). D'altro canto, lascia te stesso libero di seguire l'istinto, affronta le tue paure (ognuno di noi ne ha), prenditi cura delle tue ferite. L'amore per se stessi è l'ingrediente indispensabile,