domenica 30 ottobre 2016

La femminilizzazione dell'uomo

, La femminilizzazione dell'uomo

Tra pochi giorni sarà possibile trovare in libreria un volume, scritto da una giornalista, che tratta l'argomento sulla possibile femminilizzazione dell'uomo.
Come donna è un argomento in cui non mi sento molto preparata; forse se parlassi delle ultime espressioni dell'evoluzione femminile, allora potrei avere qualche opinione e di riflesso, inevitabilmente coinvolgere anche il maschio.Ci provo.
La donna negli ultimi decenni ha vissuto in condizioni sociali non facili, di grandi responsabilità lavorative e quando un marito ritornava a casa spesso pensava che lei avesse fatto poco e niente. Quando vide a teatro per la prima volta” Casa di bambole “di Ibsen restai molto perplessa e ammirata del coraggio e della chiarezza introspettiva della protagonista.
Lei dopo essere riuscita a comprendere e dividere il ruolo di madre da accudimento da madre nella realizzazione più profonda della sua vita, prende la decisione di andarsene per pensare a se stessa per crescere, per prendere più coscienza di sé e forse un giorno anche ritornare..
Il marito non riesce a comprenderla, anzi pensa che sia un'ingrata, lui ha cercato di prevenire quelli che pensava fossero i suoi desideri' le sue aspirazioni e poi con la maternità pensava che sua moglie fosse una donna completamente appagata.
Da pochi  anni non ci sono più le "separazioni per colpa" dove la donna subiva una decisione del giudice senza tanti accertamenti e su una presunta infedeltà,era  automaticamente privata dei figli (vedi Anna Karienina) e di qualsiasi mantenimento da parte del marito.
Quando una ragazza nubile rimaneva incinta la prima frase che non solo il padre del bambino ma quasi tutta la comunità si rivolgeva era: " Chi sarà il padre?"
Quante volte ho sentito uomini e io allora ero una bambna, quindi credevo a quello che sentivo dire: .mia moglie non è stata in grado di darmi un figlio, mia moglie non è stata capace di darmi un figlio maschio, se un mio figlio ha un problema sicuramente dipenderà dalla mamma
Finalmente la scienza ha dato delle risposte inconfutabili: in una coppia un bambino non nasce perché anche il marito in quel momento potrebbe avere una difficoltà nel concepimento e che  non è la moglie che determina il sesso del figlio ma il sesso del figlio maschio o femmina dipende dal papà: la donna ha solo XX il papà XY e poi ancora l'autismo ha distrutto la donna di sensi di colpa e per sapere chi è il vero padre basta un test di paternità. .
 Oggi la scienza studia tanto anche l'autismo per capirlo ed eventualmente curarlo .
 La Chiesa non è stata da meno,  il modello che presentava la femmina era una donna pura tanto pura da arrivare a fare un bambino senza avere un rapporto con un uomo tant'è vero che alcune adolescenti sognano di avere un bambino e il parto si presenta particolarmente senza dolori senza partecipazione del loro corpo tanto che la bambina si sorprende e pensa:  ho avuto un figlio ma non ho sentito niente.
 Questo sogno comunemente si chiama "il complesso della Madonna" e dimostra terribilmente come il corpo della donna tenuto in silenzio dandogli solo voce per la maternità per riscattare un'intimità a cui doveva accondiscendere, almeno apparentemente,  solo per dovere.
La scienza ha alzato un grande velo ma l'uomo continua a frugare nella conoscenza della parte più intima femminile in senso lato per  dominarla e giustamente proprio perché c'è differenza fra uomo non ci riuscirà mai.
Quando mi sono trovata in classi miste e naturalmente con  tante domande dagli  adolescenti io potevo tentare di dare delle risposte che poi si trasformavano subito in un dialogo per capire meglio,  ma tante volte quanti maschi si sono rivolti a me con delle domande sulla loro vita privata emotiva affettiva e sessuale ed io non ero  pronta perché si entrava nel profondo maschile che non potevo sbrigare con due stereotipi come un tabù,  no io mi sono augurata caldamente che nella scuola ci fosse anche un andrologo.
 Nel corpo insegnanti gli uomini sono pochissimi continua a prevalere la figura femminile come in fondo c'è a casa e come è più presente in tutto il percorso scolastico fin dai primi giorni.
. Presto  leggerò quest'ultimo libro  perché sono curiosa e  perchè mi auguro che anche altri studi scientifici o altre intuizioni o altre esperienze artistiche ci aiutino a capire meglio l'uomo e la donna nelle loro differenze perché finalmente si accettino e giochino con i loro ruoli che non sono dettati da odio,  da pregiudizi,  ma sono dettati da madre natura e sarebbero più che altro indirizzati alla procreazione, ma poiché alla procreazione non si può dire sempre si ,  stare vicini più intimamente è una delle poche gioie che abbiamo nella vita , non trascuriamole!
 Potrei pensare che molti uomini in questo momento affascinati da tutto quello che l'estetica fa per le donne e da quello che loro ottengono attraverso la moda in  tanti   pensano di gareggiare con loro ignorando che se  rimangono se stessi spontanei  sarà il desiderio della donna a  renderli irresistibilmente attraenti misteriosi e diversi.,
 Desiderio  grazie, regole. Tre parole, per i ragazzi,  perfettamente sconosciute.
 Sono tutte tre importanti molto ma il desiderio nella vita affettiva e sessuale è molto molto importante e non sforzarsi quando il desiderio è momentaneamente assente,  diamo tempo al tempo.

Vorrei concludere velocemente con una frase che i ragazzi spesso mi dicevano: " quello che conosciamo sul sesso lo sappiamo dagli amici, dai giornaletti porno, dai film porno.
 Le coetanee mi riferivano così parlando normalmente: io non so se sono pronta a un incontro o no,  me lo dice lui se vado bene.
 A  queste frasi rimanevo veramente allibita perché  moltissimi adolescenti vengono catapultati in una società frettolosa superficiale ma sempre giudicante,  ragazzi e ragazze molto giovani che  non riescono più a vivere dolcemente , tormentosamente malinconicamente un'attesa,  un desiderio ma che facendo così sbrigativamente un atto sessuale spesso ne escono un po'  Delusi
Dott.ssa Adriana Rumbolo.