Autonomia
Differenziazioni
In
molti ricorderanno la famosa commedia di Edoardo De Filippo "Gli
esami non finiscono mai"
Uscendo
di teatro il commento comune:E' proprio così!
Ma
niente è cambiato
Nasce
un bambino, amici e parenti corrono a congratularsi , ma prima
di andarsene si preoccupano di attribuire con una certa sicurezza,
le somiglianze del bambino con uno dei familiari più
stretti.
. Nei
mesi che seguono sarà la famiglia stessa a notare le
caratteristiche fisiche e psicologiche del neonato con qualche
componente della famiglia, influenzati dalle varie simpatie o
antipatie.
Tutto
questo naturalmente "coram populo"
Un
genitore non immagina neppure lontanamente che non solo il DNA ci
differenzia ma cose meravigliose avvengono , nel
cervello,nell' incontro natura-- cultura, che si
manifesteranno in ogni individuo , in nuove espressioni, in
nuovi gesti, in piccole autonomie..
Ogni
piccola conquista rientra in un percorso ben definito del
cervello che non dovrebbe mai essere disturbato dall'interventismo e
dal pregiudizio.
Un
neonato continuerà in una progressione spaventosa: un giorno
camminerà a gattoni e poi i primi passi, poi eretto e poi le
prime parole :mamma, babbo, pappa
Soprattutto
l'autonomia di camminare gli permetterà di raggiungere,
in un ambiente protetto, tutto ciò che attira il suo
interesse , azzardare le prime arrampicate aprire le maniglie
in cerca di nuove stanze.
Allora
cominciano i pregiudizi:adesso è diventato un birbone, fa i
capricci, si impunta ,lo fa apposta.
E' un
pezzo che sento ripetere queste cose anche se questi giudizi
non corrispondono mai al vero
Il
bambino ancora non dispone di molti mezzi di comunicazione e allora
si arrangia come può e comincia a manifestare incautamente
differenziazioni dal suo gruppo familiare.
La
famiglia è un gruppo, dimentichiamoci la leggenda della voce del
sangue
L'appartenenza
che può esistere solo annullando il singolo è impensabile
Quindi
se un bambino/a si discosta dal modello che i genitori si aspettano
da lui allora si cercherà il difetto o il dispetto
E'
una cosa gravissima definire un bambino " un
ribelle" o un bambino cattivo mentre lui non desidera
altro che essere se stesso
E' un
momento molto importante per cominciare le prime contrattazioni senza
scambiare ogni divergenza come un attacco ad personam
E'
difficile sempre accettare una diversità mettiamocelo bene in
testa ,ma dovrebbe insegnarcelo proprio la famiglia che
diversità possono benissimo andare d'accordo basta che non
intervengano pregiudizi e fin dall'inizio si dia spazio a una
buona relazione.e a continue espressioni affettive
In
ogni famiglia ci possono essere due o tre fratelli ognuno con
potenzialità e tendenze diverse: se un genitore sente che un figlio
preferisce atteggiamenti che non sono i suoi si offende. e potrebbe
pensare lo fa per farmi dispetto perchè non mi stima,o perchè mi
sfida
.
Francamente non riesco a pensare che un bambino di poco più di
due anni faccia una sciocchezza una cosa illogica perchè proprio la
natura l'ha dotato della logica per la sua sopravvivenza.
Quando
sento parlare molti" esperti", inesperti in televisione mi
chiedo, che cosa è rimasto del bambino che era in loro?
Aiutiamo
il bambino a esprimere meglio la sua autonomia con l'attenzione e
l'ascolto
Ci
vuole molta pazienza ma con i nostri figli cresceremo anche noi
genitori.
Quando
i dico a un bambino :tu sei cattivo in una reciproca incomprensione
pensate quale problema grande gli do, rifiuto tutto
quello che lui è e non lo accetto perchè è diverso da me che sono
buono
Quando
aspettiamo l'adolescenza come l'inizio del manifestarsi di un
carattere ,di una personalità non ci rendiamo conto che fra la
nascita e l'adolescenza , lungo periodo, il bambino ha
già dimostrato molto di quello che è nella ricerca di un equilibrio
fra la sua nature e la cultura che lo circonda per realizzarsi al
meglio e speriamo gli sia riuscito.
dott.ssa
Adriana Rumbolo