lunedì 28 marzo 2016

Alta tecnologia "alla pari" emozioni "no"

Stamane in televisione , avevo appena acceso,  ho sentito un autore, un cantautore, diciamo un artista Max   Paiella  che diceva come le emozioni possono cambiare l'ambiente.
La penso anch'io così e ora che si affrontano e non si confrontano due civiltà dove nessuna delle due ha riflettuto su quanto scrisse  Damasio diversi anni fa:"Pensieri rapidi , morale lenta"  Attenti che la forbice non si apra troppo ,o avremmo dei "mostri"  e "mostri" abbiamo avuto con altissima conoscenza tecnologica ma con  le emozioni pericolosamente allo sbaraglio.
.Quando sono entrata nel mondo della scuola pubblica con 1300 adolescenti di 12/16 anni nel 97/98 ,  proprio per dare informazioni  sulla conoscenza , sul potere comunicativo e gestionale delle emozioni i ragazzi hanno risposto così :"Ah! Si chiamano emozioni!" quelle reazioni a volte chiare, 
 a volte confuse, a volte incontrollabili: scatti improvvisi di rabbia, entusiasmo ingestibile, timidezza insuperabile, paure, desideri "tutto e subito", aggressività esplosiva che spaventa e il bisogno sempre e comunque di comunicare.
… E le emozioni, come si mostrano?
Scrive Antonio  Damasio: "Le emozioni usano il corpo come teatro…".
Si i ragazzi non sapevano di averle,  di come è possibile   modularle e soprattutto si chiedevano se tutti le avessero.
Li ho rassicurati e gli ho anche spiegato come la pubblicità le conoscesse bene molto bene per mandare messaggi chiari o subliminali e imporre sul mercato i vari prodotti augurandosi che il mondo soprattutto dei giovani rimanesse nella beata ignoranza
La politica  non le conosce altrettanto bene, non le usa altrettanto bene  perchè  confida solo sul suo potere personale e su un popolo a cui ogni tanto regala, per tenerlo buono, il titolo di "sovrano"
Proprio ieri sera ho sentito parlare dei leaders del momento..
Io li percepisco come soggetti molto immaturi che vanno a caccia di slogans a seconda delle mode
Appena un politico usa un'espressione che sembra fare effetto subito verrà inflazionata da tutti che la ripeteranno  anche in contesti inappropriati facendo spegnere i televisori al loro apparire
Il cittadino normale appena appare un politico sa già cosa dirà e perchè glielo dirà come sa già che non parlerà di argomenti veramente importanti e perchè non lo fa
I media sono spietati nell'usurare slogans, immagini, ma sono onesti di fronte a qualcosa di vero, di meritocatico. che resiste al tempo.
Quando avvicinai giovani emergenti della politica per sottoporre loro la mia importantissima esperienza a scuola  tutta documentata in molti mi risposero;"Ma perchè vuole parlare del cervello?"Penso che ora che rivestono importantissime cariche del governo mi risponderebbero allo stesso modo.
Vorrei suggerirgli che proprio nel cervello risiedono in gran parte le emozioni, spina dorsale,  della comunicazione,  sensibili alla  modulazione , ma che  denunciano con crudezza la manipolazione  che rende  tutto e tutti così uguali e noiosi
Credo che se la scienza ha potuto chiarire in parte,  la relazione fra cervello e comportamento: ricerca,scuola, mercato, creatività , economia, sanità possono rinnovarsi positivamente e non rimanere impaludate in stagni fermi rassegnati alla distruzione per salvare un'immagine posticcia e una poltrona orfana di storia meritocratica,
Dott.ssa Adriana Rumbolo

sabato 19 marzo 2016

Omicidio Varani Roma, Foffo: volevo uccidere mio padre

Lui l'ha detto e allora non l'urlo di Munch , ma di Freud ha percorso il mondo
Si Freud aveva spiegato bene le fasi della sessualità infantile e il complesso edipico era ormai di dominio pubblico forse più in senso letterario che reale.
Quello che mi ha colpito in questo delitto non è tanto il sogno di uccidere il padre , ma di annientare la virilità.
Nella famiglia eterosessuale c'è un gioco di identità sessuali che difficilmente trovano equilibrio e pace nella "sublimazione".
E la famiglia che parte già svantaggiata nella difficoltà di organizzare un gruppo di soggetti inevitabilmente diversi, siamo tutti uguali ma diversi scrive Boncinelli,   si trova anche coinvolta in tutti i cambiamenti sociali e lei come una religione deve esistere e resistere e se traballa subito sarà puntellata da pregiudizi come: voce del sangue, amore fraterno, amore materno inossidabile e unica realtà per entrare a pieno titolo nella società
Non c'è il coraggio di guardarla e dire:"la famiglia è nuda".
Negli ultimi anni abbiamo cercato con la lente d'ingrandimento una risposta ai suoi inquietanti messaggi di aiuto nella sua lenta  agonia.
Si è tentato  la strada del gruppo minimo, nascite zero, si è decapitata la famiglia  degli anziani nonni spesso rimasti soli in mano ai truffatori,
E' stata male intesa la parola libertà nell'ossessiva ricerca dell'immagine dell'eterna giovinezza e  la scuola materna è diventata la soluzione per il bambino anche molto, molto piccolo che finalmente troverà altri bambini e per genitori che rientreranno nel vertiginoso mondo del lavoro
Ma se anche nella società di Freud  e già da molti secoli il padre autoritario era uno ostacolo alla realizzazione del figlio,  perchè   non si è pensato a un modo diverso di essere padre
Ricordo che a scuola quando conducevo incontri con studenti dai 12 ai 16 anni  per fornire loro informazioni sul cervello in generale e sul cervello emotivo in particolare,  con grande interesse dei ragazzi,   facevamo anche delle piccole rappresentazioni  per capire meglio-
In questo caso un ragazzo si metteva in piedi davanti alla cattedra e recitava la parte del figlio , un altro ragazzo  interpretava il padre.
Il "padre" si poneva a fianco a significare il dialogo  continuo,  senza  competizione accentuata ,  un passo indietro per permettere al figlio   di rafforzare  la propria autostima nel fare  esperienze nuove, da solo , ma non abbandonato o un passo avanti  per offrire e non imporre le proprie esperienze
Certo dirlo è facile!
Oppure le studentesse che affermavano soddisfatte :"mia madre è vecchia, ha quarant'anni"
E pensavano ;ora non ho più rivali!
E fra fratelli le simpatie , le antipatie le gelosie per arrivare a espressioni più feroci quando crescendo si parlerà di soldi.
Quando i gay e le lesbiche hanno parlato di famiglia mi hanno deluso , ho sperato che lo chiamassero gruppo alternativo per comunicare alle altre coppie soluzioni diverse, più efficaci.
E allora concludo con un vecchio libro(che spero non abbia rinnegato) di Vittorino Andreoli "Voglia di ammazzare", Analisi di un desiderio, ed.Rizzoli.
Nella prima parte del libro la descrizione lucida e analitica delle uccisioni più spietate che non mi hanno fatto consigliare questa lettura a soggetti giovanissimi;nella seconda parte  l'attenzione , la ricerca  di un'educazione  presente fin dalla nascita alla cura del bene del buono con regole intelligenti e rispettose della natura umana
.Io ci aggiungerei anche i Dieci Comandamenti che anche dopo secoli non hanno perso la loro saggezza.
dott.ssa Adriana Rumbolo