venerdì 4 luglio 2014

Lotta malattie cervello cambia passo, italiani in prima fila

Da domani a Milano il congresso europeo con 6.000 scienziati

(ANSA) - MILANO, 04 LUG - 'Rivoluzione copernicana' nella lotta alle malattie del cervello: il centro intorno al quale ruota tutta la ricerca non è più dato dal singolo neurone malato ma dall'intera rete di cellule che lo circonda, e non soltanto dal cervello ma dalla fitta comunicazione che lo collega con il resto del corpo umano.


Alzheimer, Parkinson e le malattie neurodegenerative in generale saranno le prime a beneficiare di questo cambio di orizzonte, che vede attivi in prima linea i neuroscienziati italiani nonostante le condizioni estreme in cui sono costretti a fare ricerca nel nostro Paese. Ad affermarlo è Marina Bentivoglio, presidente della Società Italiana di Neuroscienze (Sins), alla vigilia del Fens Forum, il grande congresso europeo dedicato alla ricerca sul cervello che si svolgerà a Milano dal 5 al 9 luglio. All'evento, per la prima volta in assoluto in Italia, parteciperanno oltre 6.000 scienziati da tutto il mondo, più di mille gli italiani. ''Questo evento rappresenta un'occasione unica, una vetrina incredibile per i nostri giovani'', dice Bentivoglio. ''Attraverso secoli di tradizione scientifica e di grandi scuole e con un'esplosione nelle ultime due decadi del secolo scorso, in Italia si è creata una comunità di neuroscienziati di assoluto rilievo, arricchita oggi da una folla di giovani validissimi e motivati che cercano una sistemazione. Le neuroscienze sono un settore altamente interdisciplinare di frontiera in tutto il mondo: in Italia stiamo lavorando a tutto tondo con ricerche di assoluto rilievo internazionale, soprattutto su Parkinson, Alzheimer e Sclerosi laterale amiotrofica (Sla), ma mancano le risorse necessarie. E' importante che i cittadini lo sappiano - conclude Bentivoglio - e si schierino al fianco dei neuroscienziati''. (ANSA).

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