La delfinoterapia è preziosa per i piccoli con handicap mentali. Bambini che potrebbero essere dislessici, anoressici, , psicologicamente turbati, affetti da sindrome di Down, vittime d abusi sessuali, i delfini li aiutano a stare meglio.
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I bambini, o chiunque soffra di un handicap mentale manifestano un fortissimo desiderio di interagire coi delfini. Questo desiderio è alla base della terapia: aumenta l'attenzione, modifica il comportamento, stimola il raggiungimento di uno scopo. Compito del terapeuta è indirizzare l'attenzione a obbiettivi quali apprendimento del linguaggio, coordinazione motoria, concentrazione. Ma perchè i delfini? Ci sono tre cose che sollecitano più di ogni altra i bambini con handicap: animali, acqua, e musica. Sono quindi utilizzate le cose che amano per stimolarne l'attenzione, per raggiungere le aree disturbate del cervello. Viene usata la loro forza per raggiungere la loro debolezza. L'interazione con i delfini può provocare miglioramento fisico e mentale, accelerare lo sviluppo fisico e vocale nei bambini autistici o con disabilità mentali. In Israele è utilizzata contro l'anoressia. E per David Cole specialista in ricerche neurologiche, può avere effetti su sistema immuitario, cellule cervello. L'ipotesi è frutto di test compiuti con uno strumento che esegue una mappatura delle onde mentali e analizza le condizioni cerebrali prima e dopo l'incontro col delfino. Cole ha riscontrato maggiore armonia tra l'emisfero destro e sinistro in chi aveva nuotato coi delfini. Altri test mostrano anche migioramenti fisiologici. Per Cole e Gregory Bossart, veterinario, è merito del sistema di ecolocalizzazione dei delfini, una sorta di radar. L'enorme quantità di energia sonora produrrebbe la formazione di bolle di vapore attorno al corpo, onde che si ripercuotono sulla struttura molecolare dei fluidi e dei tessuti soffici: da qui l'ipotesi che questo sistema modifichi il metabolismo cellulare dell'uomo e determini rilascio di ormoni o endorfine. L' unica controindicazione alla delfinoterapia è etica: ne sarebbero danneggiati proprio i delfini. Abituati a un rapporto di dipendenza con l'uomo, tornati in mare aperto possono avere problemi di sopravvivenza.
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