QUALE AIUTO? - «I soggetti ad alto potenziale sono
individui dotati di possibilità di sviluppo superiori alla media -
spiega Maria Assunta Zanetti, ricercatrice di psicologia dello sviluppo e
dell’educazione dell’Università di Pavia e direttore scientifico del
LabTalento, unico centro universitario in Italia a occuparsi di
plusdotazione -. Queste possono riferirsi ad ambiti molto diversi tra
loro: scolastico, artistico, motorio e socio-emotivo. In pochi, però, le
riconoscono. Così i bambini possono diventare ipersensibili,
sviluppare difficoltà relazionali e, godendo di particolari ed elevate
abilità cognitive, vivere un sviluppo emotivo che non procede di pari
passo con quello intellettivo». Non si tratta di curarli,
dunque, ma semplicemente di assecondare le loro caratteristiche, per
fare in modo che possano esprimersi pienamente: senza contraccolpi. I
consigli riguardano genitori e insegnanti, chiamati a concentrarsi sugli
aspetti positivi del comportamento del bambino ad alto potenziale e a
concedergli il giusto tempo libero per esprimere appieno la propria
creatività. Un aspetto piuttosto critico nei bambini particolarmente
dotati è la difficoltà ad autodisciplinarsi: poiché
sperimentano sin da piccoli una relativa facilità nell’apprendimento e
nella soluzione dei problemi, possono convincersi che a garantire il
successo non è tanto lo sforzo personale investito quanto la loro innata
abilità.Nel disegno sottostante ottimo pr un bambino di 5 anni , ma manca completamente la comunicazione fra i soggetti.
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