sabato 19 marzo 2016

Omicidio Varani Roma, Foffo: volevo uccidere mio padre

Lui l'ha detto e allora non l'urlo di Munch , ma di Freud ha percorso il mondo
Si Freud aveva spiegato bene le fasi della sessualità infantile e il complesso edipico era ormai di dominio pubblico forse più in senso letterario che reale.
Quello che mi ha colpito in questo delitto non è tanto il sogno di uccidere il padre , ma di annientare la virilità.
Nella famiglia eterosessuale c'è un gioco di identità sessuali che difficilmente trovano equilibrio e pace nella "sublimazione".
E la famiglia che parte già svantaggiata nella difficoltà di organizzare un gruppo di soggetti inevitabilmente diversi, siamo tutti uguali ma diversi scrive Boncinelli,   si trova anche coinvolta in tutti i cambiamenti sociali e lei come una religione deve esistere e resistere e se traballa subito sarà puntellata da pregiudizi come: voce del sangue, amore fraterno, amore materno inossidabile e unica realtà per entrare a pieno titolo nella società
Non c'è il coraggio di guardarla e dire:"la famiglia è nuda".
Negli ultimi anni abbiamo cercato con la lente d'ingrandimento una risposta ai suoi inquietanti messaggi di aiuto nella sua lenta  agonia.
Si è tentato  la strada del gruppo minimo, nascite zero, si è decapitata la famiglia  degli anziani nonni spesso rimasti soli in mano ai truffatori,
E' stata male intesa la parola libertà nell'ossessiva ricerca dell'immagine dell'eterna giovinezza e  la scuola materna è diventata la soluzione per il bambino anche molto, molto piccolo che finalmente troverà altri bambini e per genitori che rientreranno nel vertiginoso mondo del lavoro
Ma se anche nella società di Freud  e già da molti secoli il padre autoritario era uno ostacolo alla realizzazione del figlio,  perchè   non si è pensato a un modo diverso di essere padre
Ricordo che a scuola quando conducevo incontri con studenti dai 12 ai 16 anni  per fornire loro informazioni sul cervello in generale e sul cervello emotivo in particolare,  con grande interesse dei ragazzi,   facevamo anche delle piccole rappresentazioni  per capire meglio-
In questo caso un ragazzo si metteva in piedi davanti alla cattedra e recitava la parte del figlio , un altro ragazzo  interpretava il padre.
Il "padre" si poneva a fianco a significare il dialogo  continuo,  senza  competizione accentuata ,  un passo indietro per permettere al figlio   di rafforzare  la propria autostima nel fare  esperienze nuove, da solo , ma non abbandonato o un passo avanti  per offrire e non imporre le proprie esperienze
Certo dirlo è facile!
Oppure le studentesse che affermavano soddisfatte :"mia madre è vecchia, ha quarant'anni"
E pensavano ;ora non ho più rivali!
E fra fratelli le simpatie , le antipatie le gelosie per arrivare a espressioni più feroci quando crescendo si parlerà di soldi.
Quando i gay e le lesbiche hanno parlato di famiglia mi hanno deluso , ho sperato che lo chiamassero gruppo alternativo per comunicare alle altre coppie soluzioni diverse, più efficaci.
E allora concludo con un vecchio libro(che spero non abbia rinnegato) di Vittorino Andreoli "Voglia di ammazzare", Analisi di un desiderio, ed.Rizzoli.
Nella prima parte del libro la descrizione lucida e analitica delle uccisioni più spietate che non mi hanno fatto consigliare questa lettura a soggetti giovanissimi;nella seconda parte  l'attenzione , la ricerca  di un'educazione  presente fin dalla nascita alla cura del bene del buono con regole intelligenti e rispettose della natura umana
.Io ci aggiungerei anche i Dieci Comandamenti che anche dopo secoli non hanno perso la loro saggezza.
dott.ssa Adriana Rumbolo