martedì 18 giugno 2013
La famiglia ,la scuola e il Ministro Carrozza non possono più ignorare
" È l’area dei disturbi leggeri,
e dei più comuni disagi psicologici. È l’area delle
neuropersonalità che risultano da una
iperattivazione dei sistemi emotivi (es: troppa aggressività
=> dominanza, o troppa paura
=> insicurezza) o da una inibizione dei sistemi emotivi
, come nelle relazioni materne
anaffettive che generano => tristezza e dipendenza)
o nell’inibizione del gioco o della
sessualità. La persona che cresce in questa condizione
genera una neuropersonalità rigida,
strutturata e leggermente disfunzionale, che, per adattarsi
alle necessità famigliari o
sociali, accetta di vivere un progressivo allontanamento
dal proprio autentico Sé (falso sé),
dai propri bisogni fisici, affettivi e psicologici che potrebbero aggravandosi
diventare disturbi veramente gravi."Bibliografia Jaak Panksepp
Era il tema dei miei interventi nella scuola con l'assistenza di alcuni insegnanti.
I risultati più che soddisfacenti ,il costo bassissimo in denaro ,ma grande il desiderio di capire e di continuare a crescere con i ragazzi che poi con il sistema emotivo più equilibrato, si sarebbero realizzati in tanti lavori con soddisfazione e risultati concreti.
dott.ssa Adriana Rumbolo
JAAk PANKSEPP
I SETTE SISTEMI DELLE EMOZIONI DI JAAK PANKSEPP,
IL SÉ PSICOSOMATICO E LE NEUROPERSONALITÀ
a cura di Nitamo Montecucco
Istituto di Psicosomatica PNEI
Jaak Panksepp e le neuroscienze affettive
Jaak Panksepp (1943) è uno psicologo americano, psicobiologo
e ricercatore in neuroscienze
presso la Washington State University ed Emeritus Professor
presso il Dipartimento di
Psicologia della Bowling Green State University.
Il maggiore contributo di Panksepp è di aver evidenziato
che, nei mammiferi più primitivi
come nell’essere umano, esistono sette principali neurocircuiti o sistemi neuronali delle
emozioni.
Panksepp ha coniato il termine
“Affective Neuroscience”
che delinea un nuovo campo di studi e
ricerche dei meccanismi neurali delle emozioni e sulla
loro evoluzione
Cervello e comportamento
Il tema filosofico di base che emerge dagli studi moderni di neuroscienza è che ogni comportamento è espressione, di una funzione cerebrale. Secondo questo modo di vedere, condiviso dalla maggioranza dei neurobiologi, la mente può essere considerata come il prodotto di un gruppo di funzioni cerebrali. L'attività cerebrale non solo sta alla base di comportamenti relativamente semplici, come il camminare e il sorridere, ma anche di manifestazioni cognitive ed affettive complesse come i sentimenti, il pensiero o poesia
Il caso Elliot
Damasio, nella sua ricerca, scopre come lo sventurato Elliot, pur conservando appieno le sue "notevoli" capacità intellettive (tutti i test mentali per l’intelligenza e linguistici, per le convenzioni e i valori morali, per la consapevolezza, per le procedure di solving efficaci per conseguire un obiettivo sociale, per la capacità di risolvere quesito etici e finanziari sono stati brillantemente superati dal paziente), fallisce miseramente nella vita perdendo il lavoro, divorziando varie volte, lanciandosi in imprese azzardate, non ascoltando consigli, eccetera
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