Ho sempre scritto dell'importanza della
vita relazionale guidata dall'emozioni che sono presenti già prima della nascita..
Infatti anche in bambini piccoli si verificano
episodi di aggressività disordinata come morsi, spinte oppure di
paure che cominciano ad essere espresse, quando siamo fortunati, da bambini intorno ai due anni ma sicuramente ci sono già prima.
Diversi anni fa dopo aver letto i
libri dei più grandi neuroscienziati, Damasio, Ledoux, Rizzolatti e
tanti altri ho lanciato l'allarme nelle scuole presentando un
programma dove l'attenzione al percorso emotivo dei ragazzi era
particolarmente importante
. Per 10 anni sono state in scuole
pubbliche di Firenze con studenti fra i 12:16 anni e i ragazzi si
sono molto interessati all'evoluzione al percorso evolutivo del
cervello, alle emozioni con risultati molto interessanti.
Più gli studenti si interessavano e
diventarono partecipativi e più alcune autorità scolastiche mi
ripetevano una frase che mi è rimasta impressa soprattutto perché
detta a scuola: " I ragazzi non devono parlare, le pentole vanno
tenute chiuse".
Per 10 anni con 1300 ragazzi abbiamo
parlato di emozioni, di relazionare,e di bullismo, di musica di tutti
gli interessi della loro vita sottolineando che le emozioni sono la
connessione più importante.
Trovando difficoltà nell'ascolto
delle autorità scolastiche ho scritto una traccia di questa
esperienza " Il cervello emotivo nella scuola".
Non è stato sufficiente, non hanno
capitolo che la didattica potesse attingere in modo molto produttivo
dalle neuroscienze; era un discorso veramente molto difficileda far
accettare
. Ora sembra che qualche cosa si muova ma siamo in fortissimo ritardo anche perché la società ha avuto un
forte sviluppo tecnologico e la famosa frase di Damasio”Pensieri
rapidi, morale lenta” scritta molti anni fa è stata veramente
profetica
. Ora siamo in ritardo ma spero che il
percorso emotivo dalla nascita in poi abbia più attenzione e che
gli adulti siano un po' più umili nell'accettare un consiglio
un'informazione purché la condividano.
Nel libro” Il cervello emotivo nella
scuola” avevo segnalato che i ragazzi non conoscevano la parola
regole.
Le regole sono importanti e come in
tutte le cose se in giusta misura.
Siamo così attenti a educare un
animale molto attenti e la stessa attenzione non la diamo a un
bambino, vogliamo velocemente arrivare ai diciott'anni per dirgli ma
come ma non sai queste cose eppure hai diciott'anni; ma chi gliele ha insegnate chi ha parlato con loro chi ha offerto loro ascolto.
L'ascolto anche del silenzio è
importante e se si verificano questi gravi episodi non troviamo
altro che riunirci nei salotti buoni della televisione con
opinionisti che ripetono tante cose senza nemmeno conoscere le
situazioni
Raccogliamo questi drammatici segnali
altrimenti il fenomeno sarà sempre in crescita e troverà un grande
alleato nell'uso di droghe e di alcool.
Dott.ssa Adriana Rumbolo