giovedì 27 luglio 2017

Paura di amare

 Paura di amare.
La paura di amare è così nascosta, che in molti pensiamo di non averla e la trascuriamo : finchè  non ci accade qualcosa di molto doloroso
  Invece la    paura è frequentissima e sembra che nasca proprio nel primo rapporto madre figlio/figlia
Il distacco dalla madre dopo nove mesi che siamo cresciuti nel suo ventre dove già abbiamo   partecipato alla sua vita attraverso il suono della sua voce,  dove siamo stati rassicurati da una sua ninnananna e poi appena fuori di lei in un ambiente così nuovo a volte troppo carico di luci e di voci,   un pasto caldo consumato. fra le sue braccia  mentre lei cominciava  la vita relazionale di  sguardi,  carezze e coccole
 Infatti il neonato non gradisce affatto essere tolto  dalle braccia della madre  perché si sente sperduto disorientato e tutto ciò che il bambino prova mette radici per la vita futura
.  Crescendo il bambino ora per ora aumenta la sua vita relazionale con la mamma con lo sguardo conosce il suo volto fra tanti e dopo aver fatto tanta ginnastica nel box inizierà gattonare e poi a camminare
Seguiranno i primi passi sorretto dalla mamma poi tenuto solo per una manina e infine libero di camminare da solo e quindi decidere cosa e come esplorare
.L'indipendenza dalla madre ed è giusto che sia così avviene a piccoli passi ma la prima volta che un bambino entrerà in una scuola dell'infanzia  le assenze della mamma  saranno vissute intensamente perché non saranno vissute come assenze , ma come perdite
Spesso la fortuna di incontrare una maestra competente ed equilibrata
.Ma a volte non tutto è così sereno .
 Può essere che in questo percorso di crescita insieme  si può verificare  qualcosa che non avviene nel modo giusto, una scomparsa brusca della mamma,  la mamma che cambia umore facilmente e  si rivolge al bambino come se fosse un'altra la mamma che cambia l'espressione del viso in modo rabbioso, la mamma che non canta più la ninnananna urla, giudica e allora questo amore che avrebbe dovuto nutrirsi di fiducia e rispetto  e  di stima purtroppo rimane nella  memoria  come un trauma con tutti gli effetti post-traumatici che si possono verificare.
Il soggetto  crescerà, sarà, attratto dalla voglia di amare perché l'amore è ciò che porta avanti la vita è ciò che ci dà piacere ciò che ci dà euforia che ci fa progettare ma se nel suo percorso avrà avuto dei traumi  sarà diffidente  e andrà nei due estremi o si chiuderà in se rifiutando ogni forma di amore o  si adatterà ogni forma di compromesso .
Vorrà ricevere amore degli altri ma non saprà distinguere un amore che contiene rispetto, fiducia abbandono, da un amore malato.
Giocherà con l'amore, metterà alla prova chi l'ama ma non  si abbandonerà più a quel sentimento con cui si era abbandonato tra le prime braccia  dove qualcosa non è andato bene ma prima di accorgersene spesso farà delle scelte sbagliate, molto sbagliate perché non sa distinguere  l ' amore normale sano da un amore malato.
.Si sposerà in abito bianco farà una grande festa ma dentro al suo cuore ci sarà un velo di malinconia e se per caso dopo il matrimonio troverà un amore che gli sembrerà simile a quello ricevuto dalla madre si abbandonerà  con gravi problemi .
 Quando si parla di femminicidio bisognerebbe considerare  la donna che si è unita a quell'uomo con la paura di amare senza aver risolto questo problema e si rassegnerà  a un' unione senza sentimento, senza rispetto, senza fiducia senza stima
Molti penseranno che ha sbagliato a non ribellarsi  ma a lei è stato insegnato una sola forma d'amore dove non c'è  ribellione e neanche autonomia
dottoressa Adriana Rumbolo

venerdì 21 luglio 2017

Che" donne"le elefantesse !,

Niente monogamia , niente patti di fedeltà il maschio rimane  un po' di tempo per accoppiarsi. e vedere il figlio, poi cambia
. La società in cui avviene la Gestazione elefante ha come capi dei maschi a cui fanno capo dei gruppi di femmine imparentate tra loro, durante l’accoppiamento, però, subentrano altre priorità e l’equilibrio si spezza.
 Scatta la lotta per la femmina migliore.
La gestazione dura due anni e quando il cucciolo nasce il suo cervello  sarà già pronto alla vita sociale del gruppo:non avrà bisogno della prima educazione emozionnale da parte dei genitori
Quel gruppo di femmine a conduzione matriarcale se avverte un pericolo fa barriera a cerchio intorno a tutti i cuccioli non importa di chi siano figli.
Noi umani facciamo questo?
non credo proprio
 Poi  i cuccioli saranno adolescenti e se ce ne sarà  qualcuno troppo intemperante anche fra gli elefanti ci sono i bulli,  le femmine lo allontaneranno .
 Quando le cucciole adolescenti sarano prossime alla loro maturazione per riprodursi , le vecchie elefantesse cacceranno i giovani maschi  che attratti dal "profumo di donna" vorranno accoppiarsi perchè devono aspettare che le giovani elefantine siano pronte
Oggi non si insegna ai maschi a far crescere il loro desiderio  mentre le femmine crescono ma esigenze di mercato la fanno da padrone
Non è certo la parola"rispetto" la bandiera delle regole di mercato
Quando il popolo dei pachidermi si metterà in marcia per la ricerca di acqua e di cibo sarà la femmina più anziana,  scelta per mertocrazia di saggezza e non per raccomandazioni,che  lo guiderà prendendo ogni decisione e responsabilità.
 Alla fine della lunga vita ogni membro del gruppo sentendo la vita agli sgoccioli  sa che può affidarsi a una dolce eutanasia naturale al riparo di sguardi indiscreti in un ombroso sentiero.
Passato qualche giorno il gruppo lo cercherà, lo troverà e lo piangerà .
Mi affascina un popolo a conduzione matriarcale.
dott.ssa Adriana Rumbolo