sabato 27 agosto 2016

Giulia e Emozioni a Terra del Sole
























Giulia con cappello e specchio.












































Porta Fiorentina Terra del Sole










Ho conosciuto Giulia Cavallini diventata subito semplicemente "Giulia", qualche anno fa.


Avevo bisogno di un aiuto per velocizzare il mio lavoro e ho cercato nel mondo universitario.


Giulia frequentava la facoltà di psicologia e fin dall' adolescenza seguiva i corsi di recitazione alla "Pergola" teatro , molto conosciuto, a Firenze.


Intelligente,bella, creativa, sensibile, molto espressiva , non potevo trovare di meglio.


Nelle pause il nostro lavoro ci portava a fare lunghe chiaccherate e quando un giorno le accennai che in un libro autobiografico e non, avevo raccontato dell'adolescenza lei mi pregò di prestarglielo con la promessa che me lo avrebbe restituito appena letto.








Giulia entra nel personaggio:indossa una vestaglietta vintage, 2,50 euro, ha il grande cappello blu , lo specchio i calzini corti e dietro un paravento che separa il pubblico dalla sua preparazione azione.









































Lo lesse velocemente e piena di entusiasmo tornò comunicandomi il suo progetto di farne una riduzione teatrale e rappresentarlo alla "Pergola" con il suo gruppo.






Era così bello e spontaneo il suo entusiasmo che non avevo il coraggio di scoraggiarla, ma le feci ugualmente presente che la sua era veramente un'idea molto bella, ma anche molto, molto complessa da realizzare.






Poi non ci sentimmo per un po' e quando la incontrai era triste perchè nel suo gruppo non aveva trovato l'appoggio in cui sperava , ma ancora determinata a realizzare il suo progetto..


Un giorno mi telefonò per informarmi che in un vecchia chiesa sconsacrata facevano rappresentazioni teatrali lasciando molta libertà agli autori.


Mi invitò ad andare a vederla.


Andammo e io ero incuriosita, ma per fortuna quel giorno era chiusa.


Invitai di nuovo Giulia a lasciare perdere per le difficoltà che avrebbe incontrato, ma dal suo silenzio capivo che non mollava.



Dopo qualche giorno mi telefona che sta arrivando a casa mia e mi annuncia che ha trovato la soluzione.









































Il paravento con appesi cappelli , specchio e una lavagnetta






Io avrei scritto una riduzione teatrale a monologo e lei , finalmente libera da consensi altrui, avrebbe recitato accompagnata da un fisarmonicista austriaco molto bravo che avrebbe eseguito le canzoni in cui era ambientata la storia del libro.


Ora rimaneva il grande problema di trovare un luogo dove avremmo avuto il permesso per la recita del monologo.


Non è stato facile , ma alla fine ci siamo trovate in trattative con la direzione delle "Oblate"


Le "Oblate " erano un vecchio convento , nel cuore di Firenze divenuto ora un luogo di cultura con ampie biblioteche, sale attrezzate con apparecchi tecnologici per gli studenti, un grande spazio per bambini per la lettura, i giochi , la drammatizzazione e all'ultimo piano, raggiungibile con l'ascensore, un caffè-ristorante dove gli studenti possono fare le loro pause , circondato da una terrazza con vista incantevole su Firenze dove si crea l'illusione di poter sfiorate la cupola del Brunelleschi da quanto è vicina.


Ci concedono il permesso di usare una grande sala a pianterreno , di solito biblioteca.


Chiediamo di poter avere una pedana di legno,di poter spostare un pesante tavolo per aver uno spazio centrale più libero , Giulia implora un faretto , ma la risposta a queste gentili richieste è "NO"!


Capiamo che è inutile insistere


.A casa ho un paravento un ottima idea per creare un divisorio scenografico.


Sul paravento pianto dei piccoli chiodi per appendere oggetti importanti, quasi dei personaggi, della storia :uno specchio, una lavagnetta un cappello blu... .


Gli oggetti spesso diventano i depositari di quanto si svolge intorno a loro.


In un negozio di usato trovo per Giulia una vestaglietta vintage come quella che indossa la protagonista nell'ultimo capitolo e una mia amica , con mille raccomandazioni ci presta un bellissimo cappello blu anche questo capo molto importante in un altro capitolo del libro.


Accanto al paravento Daniel che suona


.E allora accade il miracolo laico del teatro


.Non siamo più in una grande biblioteca , ma seguiamo Giulia che ormai ci ha calamitati nella storia di "Emozioni a Terra del Sole"


La scienza ci spiega come la musica fra i suoi poteri ha anche quello di fare affiorare l'inconscio:penso che anche per il teatro sia così.


E' un successo!,Giulia è felice e con Daniel si abbracciano.





























Poi Giulia, su richiesta ha portato il "monologo" con Daniel in alcune scuole di Firenze


Ha concluso i suoi studi Ha fatto molte esperienze teatrali tutto con entusiasmo e grande professionalità.


Auguri Giulia ,mi è rimasta però una curiosità:se avessimo trovata aperta la chiesa sconsacrata la nostra esperienza come sarebbe andata?






Adriana