giovedì 29 agosto 2013

Il si e il no nella sessualità

Quante volte ci siamo sorpresi ad aver detto no quando si era intenzionati a dire si.
O il contrario
Perchè?
Queste due parole sfuggono al nostro controllo perchè sono monosillabiche o perchè sono più al servizio
dell'inconscio che del rzionale?
Assaporiamo da bambini la forza del no quando lo ribadiamo con energia e viene accettato dagli adulti come una malattia esantematica.
Ma poi con il crescere di nuovo il si e il no si confondono ed è con disappunto che ci accorgiamo della quasi ingovernabilità di queste due piccole parole.
Pensiamo un attimo, prendiamo tempo e ci accorgeremo che ci sono due problemi : il primo è riflettere bene prima di usarle, perchè spesso sono determinanti ; se poi siamo trascinati in situazioni non desiderate, chiediamoci sempre il perchè.
Sicuramente scopriremo aspetti della nostra personalità, fino ad allora sconosciuti.
Il secondo è" il tono", complice stretto del si e del no.
Il tono troppo alto può caricare il si e il no di minacciosità e  di aggressività fino a stimolare negli altri una risposta sfavorevole.
Il tono sussurrato può far perdere la chiarezza e in questo caso il si e il no entrano in una zona grigia, dove possono addirittura essere confusi.
Mai affidare il si o il no ad un tono "traballante".
Qualcuno ne potrebbe approfittare per far fare o dire cose a suo favore.
Il tono deciso è quindi il migliore alleato del si e del no
Inoltre il si e il no possono rivestirsi di habitus afrodisiaco.
Un si sussurrato dopo una schermaglia amorosa o un no come ultima resistenza a una prossima capitolazione non possono che  ben nutrire  un desiderio d'amore quando  il desiderio c'è , è condiviso   ,c'è empatia e scambio endorfinico perchè possa esprimersi l'eros più coinvolgente
Perchè questo avvenga è necessario avere sufficiente stima di sè e apprezzare profondamente il proprio corpo
Inoltre uno studente ,dopo aver letto questo breve articolo ha esclamato:"Anche  un ragazzo può andare in discoteca quando ha imparato bene a dire il si e il no!"
Sono d'accordo.

Dott.ssa Adriana Rumbolo.

mercoledì 28 agosto 2013

Il primo mini-cervello umano in provetta

Notizie relative a mini cervello in miniatura TGCOM Il primo mini-cervello umano in provetta costruito con le cellule staminali Corriere della Sera ‎- 12 ore fa La versione in miniatura è di quattro millimetri e permette di riprodurre in laboratorio malattie neurologiche.

martedì 27 agosto 2013

Gelosia invidia spiegate da Biancaneve e Cenerentola

Forse le fiabe sono nate per aiutare i bambini a conoscere e gestire  il difficile percorso delle emozioni   ,  mischiandolo con tanta fantasia  e  un buon finale.
.Due emozioni: la gelosia e l'invidia  c'entrano molto con le storie  di Cenerentola e Biancaneve.
Nella prima le due sorellastre guardano molto male Cenerentola perchè  in lei vedono tutto  bello ,da desiderare tanto da infagottare con cenci  il suo corpo  per nasconderlo e  con la speranza che si sciupi e invecchi  precocemente le ordinano i lavori più pesanti.
Non ci riusciranno perchè siamo in una fiaba .ma una riflessione è stata suscitata e va approfondita
Un  soggetto che per una causa qualsiasi non ha mai  percepito il benessere che deriva da un buon equilibrio  emotivo, quando cioè le emozioni possono esprimersi positivamente scorrazzando nel corpo in continua e benefica relazione come capita spesso di osservare nei bambini piccoli quando ricevono stimolazioni gratificanti si sente,  privato di quel benessere,  disarmato , in forte ansia, e carico di aggressività.
  Guarderà male(invidia et,male video) tanti soggetti soprattutto  nell'ambito familiare appena gli sembreranno migliori di lui o di lei  e non vedrà ,per sopravvivere altra soluzione che denigrarli, spiarli per dominarli e annientarli con la malevolenza verbale e qualche volta anche fisica.
Questo avviene anche  negli ambiti scolastici come ben possono riscontrare molti insegnanti .
Così anche la gelosia come quella che prova la matrigna di Biancaneve per la figliastra.
Biancaneve cresce ,è splendida.e la matrigna  che nella sua gelosia ha più amor proprio che amore inizia ad odiarla.
Quando si guarda tutti i giorni allo specchio perchè deve controllare lo stato della sua immagine,  unico suo bene,  e un giorno la bellezza della figliastra le fa  temere di perdere qualcosa di cui entrerà in possesso un'altra,  allora la sua gelosia   potrebbe allearsi  con la rabbia distruttiva  e sfociare nell'ossessione di eliminare il soggetto .

sabato 24 agosto 2013

Schizofrenia:combinazione tra infezione prenatale e stress prolungato adolescenza ne aumenta il rischio

Uno studio internazionale su SCIENCE, a cui ha partecipato Marco Andrea Riva del Dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari dell’Università degli Studi di Milano, ha scoperto che l’interazione tra eventi ambientali avversi in gravidanza e stress durante l’adolescenza aumenta il rischio di patologie psichiatriche in età adulta.

martedì 20 agosto 2013

Autoaggressività nella prima infanzia

A scuola, nei nostri incontri,  avendo ormai i ragazzi capito quanto fosse importante il patrimonio emozionale, ho detto loro che era altrettanto importante imparare a difenderlo, soprattutto da aggressioni di tipo psicologico.
Molti pensano che gli altri siano sempre più forti, più bravi e che possono disporre di loro come meglio credono.
Questo potrebbe accadere perchè i nostri bambini sono più abituati a un tipo di educazione invasiva piuttosto che a un modello relazionale.
A tal proposito una studenessa di 14 anni ha scritto:"Ogni persona ha un suo spazio psicologico il quale non va violato senza il permesso accordato dalla persona in questione.
Se questo spazio viene violato può creare nel soggetto una serie di complessi come quelli che si possono creare quando c'è un concetto di inferiorità in confronto ad altre persone".
Per la mia esperienza aggiungerei che quando un bambino  anche sotto ai tre anni avverte questo concetto di inferiorità perchè non riesce a difendere se stesso o gli oggetti di sua proprietà  non gli rimane che rivolgere
la sua frustrazione,la sua umiliazione contro se stesso (battere la testa contro una parete, onicofagia insistente, mordersi le manine o gli avambracci  molto coinvolti nella comunicazione,  ,strapparsi i capelli )diminuendo nella sua autostima
Potrebbe regredire  per ritrovare il benessere precedente agli ultimi episodi di dfficoltà relazionale..
Occorrerebbe ascoltare,osservare di più  un bambino piccolo in un momento di difficoltà nella comunicazione per prevenire una sua risposta scomposta che potrebbe mettere radici  o mimetizzarsi per poi ripresentarsi  aggravata.
Sotto i tre anni  gli interventi educativi  nei disagi relazionali hanno più possibilità di essere risolti
dott.ssa Adriana Rumbolo.

domenica 18 agosto 2013

Cibo,sessualità procreazione.

Nei pomeriggi più caldi d'estate ci   distrae guardare vecchi films o documentari su animali.
Si ringrazia l'alta temperatura che ci pemette così di osservare  specie   sconosciute dai colori e dalle forme più affascinanti o  così strane da sembrare finte.
Nuotano negli oceani,sopravvivono a temperature gelide o torride ,volano con una disinvoltura  invidiabile.

giovedì 15 agosto 2013

Quando volere e potere sono in equilibrio

Disegnare è un atto fondamentale e soddisfa bisogni molteplici.
Tale atto può essere al servizio di ben altro rispetto al mostrare qualcosa agli altri, rispetto quindi all'Arte e alla comunicazione:può essere al servizio della Memoria Organica dell'individuo e quindi di se stessi.
Ogni essere umano ha una Memoria Organica, ovvero la memoria che l'organismo ha della propria origine e del proprio sviluppo, perciò dal concepimento al momento presente.
Questo tipo di memoria non è cosciente, ma si rivela attraverso la Traccia, il disegno, un po' come l'inconscio attraverso i sogni

mercoledì 14 agosto 2013

Emozioni e linguaggio

Alcuni giorni fa guardavo in telavisione un noto attore ,molto bravo.
Lui ha un volto molto espressivo ,ma quel giorno ho notato che prima che lui parlasse era come se  le parole si potessero intravedere sotto la sua pelle e poi acquistassero suono e chiarezza.
Un'esperienza  molto bella.

venerdì 9 agosto 2013

I bambini mandano messaggi chiari e forti!

Viene a casa mia, con la mamma,  una bimba di due anni circa.
Quel giorno sembra molto agitata passa da una stanza all'altra sfiora vari oggetti senza soffermarsi su alcuno:corre, corre su quei piedini e noi non riusciamo a capire cosa cerca.
La mamma mi conferma che da qualche giorno si comporta così.
Ci trasmette l'ansia sofferta di chi cerca qualcosa  di cui ha bisogno urgente.
.Improvvisamente vede una piccola sedia impagliata.  dove è stata appoggiata una vecchia bambola.
I suoi occhi s'illuminano l'ansia e l'eccitabilità scompaiono:prende  con molta tenerezza la bambola  fra le sue braccia e si siede tenendola sempre stretta a sè.
Resta immobile e ogni sua espressione è finalmente rilassata,  serena,soddisfatta.
Forse ci ha mandato il messaggio mimato di quello che le occorreva di quello che cercava affanosamente cioè quello che lei stava  dando alla bambola un degli abbracci più teneri e affettuosi che io abbia mai visto.


Sempre una bimba
.Per  l'organizzazione familiare c'è stata nella sua vita un'accelerazione
.Pressioni perchè i bisognini vengano fatti nel vasetto ,orari cambiati come quelli del fratellino più grande che a lei sembra preferito dalla mamma
.Non le rimane altro che imitare il fratellino combinando  un sacco di disastri.
Un esempio:perchè non fare pipi in piedi  come lui?
E' in grande confusione!
Non sa siegare bene cosa le sta accadendo ,per fortuna come  tanti bambini ha un potente mezzo  per raccontarsi : il disegno
Lei disegna  la sua  famiglia dove  mette quel fratellino ancora nel pancione della mamma e lei sola, sola in un angolo.
Per fortuna il disegno  capita nelle mani giuste e i genitori  diventano "veri genitori" non senza fatica, di due bimbi sereni.
Dott.ssa Adriana Rumbolo

domenica 4 agosto 2013

Pericle-Discorso agli Ateniesi,461 a.C.(Mi mancava!)


Qui ad Atene noi facciamo così.

Qui il nostro governo favorisce i molti invece dei pochi: e per questo viene chiamato democrazia.

Qui ad Atene noi facciamo così.

Le leggi qui assicurano una giustizia eguale per tutti nelle loro dispute private, ma noi non ignoriamo mai i meriti dell’eccellenza

La memoria edera con persone,.oggetti, paesaggi ,profumi,suoni...

Una studentessa di 14 anni ha scritto:"...infatti sono pervasa dal timore che un giorno col crescere  con il prendere strade diverse le  persone a cui ho voluto bene si scordino completamente di me e di tutto ciò che abbiamo vissuto insieme,oppure del caso contrario: cioè della possibilità che in un futuro più o meno prossimo, io possa dimenticare quei particolari che nel mio passato avevano avuto in quel momento un ruolo importante.
Potrà apparire una paura banale , ma per me è davvero impossibile non provarla, perchè sarebbe davvero tragico per la mia persona venire un giorno a sapere che colui o colei con cui ho condiviso momenti speciali, mi guarda con lo sguardo di chi ha soppresso tutti, questo significherebbe che non sono mai contata niente.
Questa cosa non potrebbe mai succedermi perchè per me il passato ha un'importanza davvero  particolare,per me infatti è la causa dei nostri atteggiamenti nel presente, una sorta di patrimonio nel quale nessuno può o potrà mai infierire, un qualcosa che appartiene solo al diretto interessato e che nonostante
 i cambiamenti o le decisioni non potrà o non dovrà mai staccarsi  dalla nostra memoria...insomma qualcosa d'eterno e d'indistruttibile.
 Più empatia più emozioni ,maggiore memoria.

venerdì 2 agosto 2013

I quattro lobi

Neurone

Il dono di un lobo frontale

Che ne siamo consapevoli o no, produciamo dei cambiamenti volontari nel nostro cervello. Il fatto che si scelga di generare stati interiori di empatia e compassione o di ostilità e giudizio implica cambiamenti diversi nello stesso


Annalisa Faliva - www.ilcorpoinmente.it - 08/01/2009

Il DONO di un LOBO FRONTALE
                                   



La nuova concezione dell'organismo come una rete di informazioni e la realizzazione che il nostro cervello cambia costantemente a seconda dei nostri pensieri, valori, atteggiamenti, stati d'animo, azioni, gesti ecc. sono scoperte di fondamentale importanza e presentano implicazioni
significative. Nella visione meccanicistica di Newton, dove il corpo era visto in termini di energia e materia, ben poco margine rimaneva per la flessibilità, il cambiamento e la modulazione dell'intelligenza