lunedì 20 gennaio 2020
Educazione sessuale e...poi
Eccola Amanda Lear, in uno spot pubblicitario, sorridente in rosa cipria l'anteprima dell'educazione sessuale
Non ammiccante,ma con la leggerezza ,che ci vuole per l'argomento.
Benvenuta ma non ha dimenticato qualcosa?
Quando più di venti anni fa avevo scritto nel mio programma scolastico"Educazione percorso emotivo-sessuale-affettivo dopo pochi mesi mi arrivò dalla presidenza il messaggio:"se vuole fare questo corso ,cancelli la parola sessuale".
Non potevo che rispondere"
"Obbedisco"
Nel parlare però usai sempre"percorso emotivo-sessuale-affettivo:: non è possibile scollegare i tre aggettivi..
Gli studenti recepirono il messaggio e ogni tanto quando sentivano urgente il bisogno
di parlare di esperienze emotive,affettive,sessuali mi avvicinavano e sottovoce ,,,comunicavano.
Ne racconto alcuni:
1)Una giovane studentessa tutta rossa in volto
mi disse:"ho una storia con un ragazzo grande di sedici anni,lei ne aveva 14
Avevo imparato che quando due adolescenti stavano insieme dopo due settimane era già una storia.
Quando facciamo l'amore lui vuole la luce accesa ,ma io mi sento a disagio e non so cosa fare.
Pensai a una ragazzina inesperta che si abbandonava in un coinvolgimento tanto intimo non sapendo ancora come far sentire anche la propria voce..
Era gravissimo.
Con garbo risposi che alla richiesta del ragazzo lei poteva tranquillamente ribadire le sue richieste , i suoi desideri. e parlarne.
Cercai di chiarirle questo concetto che li avrebbe aiutati a un rapporto migliore.
Lei ha ragione, mi rispose ,ma io subito cosa posso fare?
Voleva un'alternativa, forse l'incontro era imminente e aveva bisogno di sentirsi più tranquilla.
Al momento le risposi :"metti un panno scuro sulla lampada"
Mi sorrise soddisfatta e mi ringraziò con gratitudine.
Ma io lo segnai come argomento urgente da approfondire con la classe
2).In una prima superiore una giovane studentessa mandava gioiosi segnali della sua femminilità.
Cambiava spesso colore del rossetto scegliendo colori sempre più forti,cambiava la pettinatura avendo molta cura dei suoi capelli e ogni scusa era buona per passare dai corridoi con un andatura sicura di sè guardandosi attorno per godersi l'approvazione dei ragazzi.
La guardavo con tenerezza era così spontanea ,un concentrato di gioia di vivere naturale per la sua età ma anche con qualche apprensione.
Ci furono le vacanze di Natale.
Finite le vacanze stentai quasi a riconoscerla.
Camminava per i corridoi con lo sguardo assente,non usava più il rossetto dai colori vivaci portava i capelli legati.
Mi si strinse il cuore.
Dopo circa due settimane mi chiese di parlare con me.
Era andata felice alla festa di Capodanno in una discoteca dove era sicura di trovare il suo ragazzo
Aveva ballato con lui ,forse avevano bevuto qualcosa di troppo e poi in un luogo scuro della discoteca il primo rapporto sessuale per lei.
Dal giorno dopo da lui nemmeno un saluto.
Lo amava e pensava che anche lui l' amasse
Alla fine dell'anno la giovane studentessa non era ancora tornata sorridente
La scuola , la famiglia e la società avevano fallito
L'educazione sessuale è un argomento molto complesso;la conoscenza e la inscindibilità del nostro corpo ,la capacità decisionale del si e del no,la conoscenza e la gestione delle emozioni il desiderio la relazionalità e non dire mai più come tante adolescenti " mi dice lui se vado bene!" ,,,
3)una studentessa più grande ,terza superiore mi chiese un colloquio molto privato .
Le promisi che avremmo avuto una stanza tutta per noi e che intanto poteva scrivermi per anticiparmi qualcosa.
Mi consegnò a mano una lunghissima lettera.
Mi raccontava che fin dai 4/5 anni passava quasi tutta la giornata nei campi vicino a casa con un fratellino più grande di qualche anno,soli, perchè i genitori erano al lavoro.
Piano piano i primi giochi:giocare al babbo e mamma ,giocare al dottore
Intanto crescevano lei cercava di respingere il fratello che diventava crescendo più insistente.
Una notte scoppiò un forte temporale e il fratello pensando che fosse una punizione per il loro peccato si rifugiò nel letto dei genitori e confessò tutto alla mamma
La madre accusò la figlia perchè ,da femmina doveva dire no e da quel giorno venne severamente punita.
La incontrai e lei parlò a lungo con me
.Poi un pianto liberatorio e la richiesta di poter fumare.
Glielo concessiUna mia trasgressione.
Era una ragazza molto bella, molto intelligente e io mi accorsi che la cosa più grave era che lei
amava profondamente suo fratello
La rassicurai dicendole che non aveva fatto niente di male che si era comportata come tanti bambini lasciati soli per troppo tempo.
Non importava se erano fratelli ,erano solo due bambini non protetti
Ci siamo viste fuori della scuola per circa due anni e spero proprio che lei si sia rasserenata e
abbia trovato pace e si sia liberata delle colpe degli adulti.
Educazione sessuale è anche quando si può parlare di vita di tutto ma proprio tutto quello che appartiene alla vita
dott.ssa Adriana Rumbolo
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