La figura paterna è un punto di riferimento etico e di traenza sociale per ogni adolescente. Se viene meno tale riferimento, se la figura paterna si offusca o se il suo ruolo diventa fragile o manca del tutto, il cammino dei figli si fa incerto provocando in loro inquietudine e smarrimento.
Molto presto inizia il bisogno di questo punto di riferimento, quando un bambino si avvia ai 3 anni è naturale che si rivolga di più alla figura materna, ma è proprio allora che c'è bisogno che il padre viva il suo ruolo in modo completo. Il bambino sente la necessità di affidarsi a lui, di poter conversare e di guardarlo in volto senza timore e senza riserve, per trovare sempre nuove rassicuranti conferme. Si tratta di un compito spesso arduo che spetta in prima persona al padre.La sua è una figura che rappresenta agli occhi del figlio l'universo maschile in cui dovrebbe predominare la norma, la legge e soprattutto l'indipendenza dai vincoli ricattatori e incestuosi che stanno alla base della disarmonia nello sviluppo:il padre è equiparabile a un rifugio sicuro.Se la figura paterna è così necessaria per acquisire una profonda identificazione , spinta indispensabile per l'entrata nel sociale, perchè tanti ragazzi hanno un vero rifiuto nel relazionarsi con la figura paterna?Lo si nota in alcune situazioni di protesta sociale a volte anche violenta dove l'autorità andrebbe intesa come controfigura del padre e vissuta come avversario da combattere o da rifuggire , un rifiuto che sa tanto di richiesta esasperata dovuta alla sua mancanza.La sicurezza che deriva da una figura paterna è affidabile e assai importante per lo sviluppo relazionare del ragazzo.Infatti è è la sua figura più adatta a fare da guida e da spalla per affrontare la realtà e confrontarsi con il mondo esterno, contribuendo così a formare nella sua mente un modello di riferimento diverso da quello materno primigenio.La figura paterna rappresenta simbolicamente la legge e l'autorità, parola latina "autctoritas che deriva dal verbo augeo che significa "far crescere."Egli è la norma, la mano forte che protegge, la roccia che non crolla, il braccio forte che stringe e che ognuno di noi, sin dall'infanzia, ha portato dentro di sè interiorizzandolo come modello.Evi Crotti
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