martedì 5 maggio 2020

47D11

Qualche settimana fa il Fatto Quotidiano aveva parlato di una cura per il Coronavirus SARS-COV-2 e per COVID-19 in arrivo dall’Olanda. Si parlava di un anticorpo particolare che ha due caratteristiche ancora non individuate nei vari IgG e IgM, gli anticorpi prodotti naturalmente dai pazienti affetti o guariti dal Covid. È “mono clonale”e dunque può essere replicato all’infinito. Ed è “neutralizzante”, ovvero ha la capacità di colpire il virus bloccando lo sviluppo dell’infezione. Ieri lo studio che portala firma dell’Università di Utrecth, Erasmus Medical Center e Harbour BioMed, è stato pubblicato su Nature Comunications. Il 15 marzo il report era stato messo in pre-print sulla piattaforma Biorxiv. Spiega oggi Davide Milosa:
Il futuro “salvatore” ha un nome alfanumerico. Si chiama 47D11. E ha una missione: colpire le parti del virus che fungono da chiave d’accesso nella cellula umana. Questo anticorpo blocca SarsCov2 al l’origine dell’infezione, aggredendo le proteine che stanno sulla parte esterna del patogeno e che sono chiamate s pi k es . Le proteine S-s pi ke s sono divise in due classi: la S1 che spinge il virus a entrare nelle nostre cellule attraverso l’enzima Ace2 e poi c’è la S2 che aiuta Sars-Cov-2 a fondersi con la membrana cellulare. Ora 47D11 attacca proprio questo sistema, debellando il virus.