lunedì 11 agosto 2014

Famiglia, la “manna” dei bambini moderni



Devo alla piccola Carla, di tre anni, lo spunto per questo post . Per Carla la “manna” non è il cibo che Dio fece piovere dal cielo per sfamare gli Ebrei durante la loro fuga dall’Egitto ma, più semplicemente, la condensazione fra  le parole “mamma” e “nonna”. Questo piccolo e grazioso neologismo è come un pesciolino colorato che nasconde un aculeo tra le pinne dorsali e quindi, se maneggiato male, può pungere. Sono stati scritti molti libri sulla famiglia e sulle funzioni genitoriali, eppure non mi è mai capitato di vedere questo nome simbolo di un confine poco chiaro fra mamma e nonna che potrebbe essere un segno dei tempi, dal momento che le “manne” mi sembrano in aumento, sia perché le nonne sono sempre più arzille e in grado di contrastare l’aumento dell’età media della maternità, sia perché le mamme si sentono sempre più in difficoltà, per i contratti di lavoro sempre più precari e per una cultura e un welfare, che non sono ancora in grado di proteggere un periodo particolare e fondamentale della vita come la gravidanza e il puerperio.