giovedì 15 agosto 2013

Quando volere e potere sono in equilibrio

Disegnare è un atto fondamentale e soddisfa bisogni molteplici.
Tale atto può essere al servizio di ben altro rispetto al mostrare qualcosa agli altri, rispetto quindi all'Arte e alla comunicazione:può essere al servizio della Memoria Organica dell'individuo e quindi di se stessi.
Ogni essere umano ha una Memoria Organica, ovvero la memoria che l'organismo ha della propria origine e del proprio sviluppo, perciò dal concepimento al momento presente.
Questo tipo di memoria non è cosciente, ma si rivela attraverso la Traccia, il disegno, un po' come l'inconscio attraverso i sogni

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Questo tipo di Traccia non appartiene al sistema estetico e non è analizzabile attraverso la psicologia o la psicoanalisi!
Esistono due tipi di Traccia:la Traccia-Comunicazione e la Traccia-Espressione, sono differenti non opposte.
La prima conduce all'Arte, e quindi all'immaginazione, fantasia e creatività, la seconda alla Formulazione e questa alla Memoria  Organica, patrimonio dell'essere vivente.
Dalla Traccia-Espressione deriva una sequenza di tracce, la stessa per ogni essere umano di qualsiasi provenienza sia.
Arno Stern, che ne è lo scopritore, lo studioso, l'esperto, ha definito questa sequenza di tracce Formulazione.
Essa è universale e segue leggi proprie , è l'unico linguaggio, ad oggi conosciuto, con cui la Memoria Organica si esprime.Purtroppo essa si sta perdendo a causa di un'educazione ed un'istruzione ignoranti: l'essere umano la manifesta sempre meno e con sempre maggiore difficoltà.
Solo qualche decina di anni f la Formulazione scaturiva con spontaneità.
Oggi resta atrofizzata dentro di noi perchè mai emersa e,di conseguenza, mai esercitata.
Questo significa che non si ha più un legame con la propria Memoria Organica e la perdita di questa prerogativa umana ingenera un disequilibrio e una frustrazione, anche se questa spesso non viene percepita come tale.
Oggi la Formulazione ha bisogno di essere suscitata, esercitata (anche se è un esercizio del tutto naturale e spontaneo) e sostenuta per poter iniziare a scaturire e continuare a manifestarsi.
Per questo sono necessarie delle condizioni specifiche che purtroppo restano limitate se create a casa propria.
Gli Atelier d'Espressione ispirati dal lavoro diArno Stern, si occupano della Traccia-Espressione e quindi di favorire l'emergere della Memoria Organica attraverso la Formulazione.
In questi luoghi vengono eliminati tutti quei condizionamenti che impediscono alla Formulazione di manifestarsi e ciò che è dettato dal corpo può finalmente materializzarsi nella Traccia.
E' compito del responsabile creare e mantenere tali condizioni.
Ogni essere umano, di qualsiasi età, puà ritrovare la Formulazione e quindi il contatto con la propria Memoria Organica, ma vi è un percorso da intraprendere, una sorta di rieducazione in cui la libertà è rispettata e dove le regole dell'Atelier permettono di abbandonare la razionalità per ritornare alla semplicità necessaria per far emergere il più profondo di noi  stessi.Va da sè che tutto ciò non è immediato.La conseguenza diretta è il sollievo dovuto al soddisfacimento di un bisogno così a lungo frustrato d il piacere naturale di un atto umano primordiale
Per chi non ha mai avuto la possibilità di fare scaturire la Formulazione il percorso per ritrovarla può essere  inizialmente senza entusiasmo e fatto di molte contrarietà.
Per qualcuno può essere lungo, ma per altri impossibile
E' per questo che si nvita a non mutilare i bambin di questo impulso naturale.
Oggi la maggior parte  dei bambini in età scolare ha già perso la possibilità di far emergerela propria Memoria Organica.
Il ruolo dell'Atelier d'Espressione è di rimetterci su n percorso che si sarebbe compiuto naturalmente, se non  fosse stato interrotto o addirittura impedito sul nascere, dandoci la possibilità di "ritrovarci".
Quando una persona(di qualsiasi età) armonizza il desiderio di fare ed il saper fare,si afferma, si sente completa e libera.
E' per questo che nei luoghi in cui si pratica la Formulazione spesso le persone, ed in particolare i bambini, dopo qualche tempo, prendono coscienza della loro capacità di esistere, fannoesperienza di una relazione senza rapporto da forte a debole, imparano a non dominare perchè imparano ad essere, riscoprono
l'autonomia e la libertà interiore, ritrovando la propria dimensione umana.
Tutti i bambini, anche quelli di oggi, nascono con questa capacità e con questa necessità, quando essa rimane insoddisfatta ne risulta un grave squilibrio.
Non esiste altro mezzo attualmente conosciuto per soddisfare questo tipo di necessità.
Non li mortifichiamo togliendo loro la possibilità che volere e potere siano in equilibrio.
Testo di Sara Rossetti con passaggi ripresi da opere e articoli di Arno Stern..
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