Basaglia:quel giorno che scomparvero i malati e al loro posto arrivarono le persone
Un'insegnante prof.ssa Tortorizio del biennio che aderiva al mio programma dopo alcuni incontri:ora ho una classe ,conosco i miei ragazzi.
Ho scritto di quando entravo nella scuola la mattina al suono della campanella
Continua a leggere
Così avevo scritto:sono entrata a scuola fra gli adolescenti:una massa colorata, vociante, corpi dondolanti su zeppe altissime.
Si sentivano le ultime musiche. i cellulari squillare e ho prcepito in loro il grande desiderio di emergere collettivo e confuso. ma forte come l'odore del loro sudore o delle scarpe sportive appena tolte.
Poi le voci si sono abbassate ,la grande massa si è rapidamente scomposta e ricomposta in piccoli gruppi nelle aule.
Ora sono tanti volti, tanti occhi in cui mille espressioni promettono tanto,se riusciamo a ritrovarci a riconoscerci nella comunicazione.
Ci siamo riusciti?proviamo a mettere insieme delle risposte!
(maschio.12 anni) :ogni giorno penso a quello che
potrebbe accadere a scuola, di portare con me l'intelligenza e non solo quello, ma anche i miei sentimenti che negli ultimi giorni mi hanno fatto vivere come una matricola o meglio e più esplicitamente come un disgraziato.
Nei giorni che Adriana Rumbolo è venuta mi sono sentito un po' tranquillo.
Con lei abbiamo fatto delle attività sui comportamenti di tutti i giorni.
Adriana ci diceva e ci spiegava che le emozioni che noi viviamo sono tante e fanno modificare il nostro cervello.
(maschio,12anni)""Incontrarti.Nei tuoi incontri ho imparato molte più cose sul cervello, su come funziona, a cosa serve, come agisce,quali parti del corpo fa funzionare. come si modifica quando parli, ascolti, quali emozioni ti fa provare".
Una delle paure più ricorrenti nei ragazzi e nelle ragazze della nostra età (14/15anni)è quella di non sentirsi accettato dagli altri per come sei veramente.
Scrive J. Le Doux("Il cervello emotivo", Baldini Castoldi Dalai Editore-Milano 1996):"Ci vuole igiene emotiva per conservare la salute mentale e i disturbi mentali riflettono per lo più un ordine emotivo infranto".
Ora per i ragazzi è naturale collegare "i disordini emozionali" e tanti loro malesseri.
Ecco perchè mi sudano le mani, ecco perchè sbatto gli occhi, ecco perchè non riesco a riportare per il cambio un acquisto difettoso e le tante(fobie)paure sociali: paura di perdere il proprio passato, paura di non essere all'altezza delle aspettative altrui, paura di non poter dire la propria opinione o di nn potersi ribellare a qualcosa o a qualcuno ecc...
gli studenti una mattina hanno scritto sulla lavagna:relazionare=esistere
(femmina,14 anni)"ogni persona ha un suo spazio psicologico il quale non va violato senza il permesso accordato dalla persona in questione.
Se questo spazio viene violato può creare nel soggetto una serie di complessi come quelli che si possono creare quando c'è un concetto di inferiorità in confronto ad altre persone".
(femmina,12 anni)L'esperienza ci ha aiutato ad aprirci e a comunicare le nostre paure.
(femmina,12 anni)E' importante la libertà di esprimere le proprie idee e di aprirsi.Era valida anche la posizione dei ragazzi in cerchio che poneva tutti allo stesso livello".
(maschio,15 ann)::ho sentito una rabbia così forte che mi ha spaventato.
E poi tanto altro, si, si comunicava e ci si ritrovava tutti più forti e più sicuri!
Uno studente dopo degli incontri:"ora non ho più paura dei miei compagni"
dott.ssa Adriana Rumbolo
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
-
Damasio, nella sua ricerca, scopre come lo sventurato Elliot, pur conservando appieno le sue "notevoli" capacità intellettive (tut...
-
L'uomo pensa in maniera lineare, a differenza della donna, la cui modalità è circolare A questa conclusione è arrivata la professoressa...
-
“… i comportamentisti credevano che i bambini non avrebbero avuto ragione di legarsi ai loro custodi se questi non avessero provveduto ai ...
Nessun commento:
Posta un commento