sabato 13 luglio 2013

Basaglia:quel giorno che scomparvero i malati e al loro posto arrivarono le persone

Basaglia:quel giorno che scomparvero i malati e al loro posto arrivarono le persone
Un'insegnante prof.ssa Tortorizio del biennio che aderiva al mio programma dopo alcuni incontri:ora ho una classe ,conosco i miei ragazzi.
Ho scritto di quando entravo nella scuola  la mattina al suono della campanella
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Così avevo scritto:sono entrata a scuola fra gli adolescenti:una massa colorata, vociante, corpi dondolanti su zeppe altissime.
Si sentivano le ultime  musiche. i cellulari squillare e ho prcepito in loro il grande desiderio di emergere collettivo e confuso. ma forte come l'odore del loro sudore o delle scarpe sportive appena tolte.
Poi le voci si sono abbassate ,la grande massa si è rapidamente scomposta e ricomposta in piccoli gruppi nelle aule.
Ora sono tanti volti, tanti occhi in cui mille espressioni promettono tanto,se riusciamo a ritrovarci a riconoscerci nella comunicazione.
Ci siamo riusciti?proviamo a mettere insieme delle risposte!
(maschio.12 anni) :ogni giorno penso a quello che
potrebbe accadere a scuola, di portare con me l'intelligenza e non solo quello, ma anche i miei sentimenti che negli ultimi giorni mi hanno fatto vivere come una matricola o meglio e più esplicitamente come un disgraziato.
Nei giorni che Adriana Rumbolo è venuta mi sono sentito un po' tranquillo.
Con lei abbiamo fatto delle attività sui comportamenti di tutti i giorni.
Adriana ci diceva e ci spiegava che le emozioni che noi  viviamo sono tante e fanno modificare il nostro cervello.
(maschio,12anni)""Incontrarti.Nei tuoi incontri ho imparato molte più cose sul cervello, su come funziona, a cosa serve, come agisce,quali parti del corpo fa funzionare. come si modifica quando parli, ascolti, quali emozioni ti fa provare".
Una delle paure più ricorrenti nei ragazzi e nelle ragazze della nostra età (14/15anni)è quella di non sentirsi accettato dagli altri per come sei veramente.
Scrive  J. Le Doux("Il cervello emotivo",  Baldini Castoldi Dalai Editore-Milano 1996):"Ci vuole igiene emotiva per conservare la salute mentale e i disturbi mentali riflettono per lo più un ordine emotivo infranto".
Ora per i ragazzi è naturale collegare "i disordini emozionali" e tanti loro malesseri.
Ecco perchè mi sudano le mani, ecco perchè sbatto gli occhi, ecco perchè non riesco a riportare per il cambio un acquisto difettoso e le tante(fobie)paure sociali: paura di perdere il proprio passato, paura di non essere all'altezza delle aspettative altrui, paura di non poter dire la propria opinione o di nn potersi ribellare a qualcosa o a qualcuno ecc...
gli studenti una mattina hanno scritto sulla lavagna:relazionare=esistere
(femmina,14 anni)"ogni persona ha un suo spazio psicologico il quale non va violato senza il permesso accordato dalla persona in questione.
Se questo spazio viene violato può creare nel soggetto una serie di complessi come quelli che si possono creare quando c'è un concetto di inferiorità in confronto ad altre persone".
(femmina,12 anni)L'esperienza ci ha aiutato ad aprirci e a comunicare le nostre paure.
(femmina,12 anni)E' importante la libertà di esprimere le proprie idee e di aprirsi.Era valida anche la posizione dei ragazzi in cerchio che poneva tutti allo stesso livello".
(maschio,15 ann)::ho sentito  una rabbia così forte che mi ha spaventato.
E poi tanto altro, si, si comunicava e ci si ritrovava tutti  più forti e più sicuri!
Uno studente  dopo degli incontri:"ora non ho più paura dei miei compagni"
dott.ssa Adriana Rumbolo

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