mercoledì 10 luglio 2013

Un punto di vista diverso sulle emozioni corrisponde alla prospettiva del percepente le emozioni

A.Damasio
Un punto di vista diverso sulle emozioni corrisponde alla prospettiva del percepente le emozioni.
Gli studi effettuati consistono nel tentare di elicitare emozioni nel seguente modo:
Ad alcuni soggetti viene chiesto di richiamare un evento emozionalmente intenso della loro vita e una volta riusciti nel farlo devono rimettere in scena quell’emozione  e  ripassare attraverso quell’esperienza. Grazie alle tecniche di imaging è possibile vedere quali strutture cerebrali si attivano durante tale compito

Continua a leggere
Durante un esperimento effettuato dall’autore, sono avvenuti cambiamenti statisticamente significativi nella direzione dell’attivazione delle aree cerebrali.
Significa che alcune aree sono molto attive durante questi processi emozionali  e ciò ci riporta ai commenti fatti all’inizio del discorso: le strutture nel tronco encefalico e nell’ipotalamo che sono deputate alla regolazione fondamentale della vita, alla regolazione del metabolismo, alla regolazione del sonno e della veglia, sono strutture coinvolte dai processi emozionali e ciò convalida l’idea di emozione come un più elevato livello dei processi di regolazione solo un poco più complesso in termini del repertorio di risposte.
Nel caso dell’emozione di tristezza , connessa a un importantissimo disturbo quale è la depressione, risultano fortemente attivate non solo le strutture del tronco cerebrale implicate nella regolazione dei livelli basici della vita ma ,anche strutture quali l’ipotalamo e le strutture ventro-mediali del lobo frontale.
Per esempio nei pazienti con depressione e maniacalità, vi sono di fatto non solo cambiamenti strutturali ma anche cambiamenti nell’attivazione delle stesse regioni.
Così abbiamo una connessione  tra il normale stato della tristezza e  una situazione molto anormale, nella quale l’emozione della tristezza viene mantenuta ad un livello elevato e in modo improprio, non per pochi minuti ma per ore, giorni, settimane, e persino mesi, come nel caso della depressione.
Il tronco cerebrale umano è molto simile al tronco in altre specie ma, non c’è dubbio che questo set di strutture così coinvolto nella regolazione biologica sia anche coinvolto nelle emozioni e questo è un punto utilizzabile  ponte per il prossimo argomento: la coscienza.


Nessun commento:

Posta un commento