giovedì 28 marzo 2013

Non m'importa.

 Ho letto pochi giorni fa una favola scritta, da Margot Sunderland, per aiutare i bambini  a esprimere le emozioni
. Il protagonista è un bambino che  si chiama  "non m'importa".
 E' una storia che molti bambini vivono per cui ,il bambino che  la legge o se la sente raccontare, confrontandosi  con  emozioni bloccate,  frustrazioni,  disagi  presenti nella vita di un  coetaneo che si risolvono    raccontandole ,parlandone   , piano , piano, potrebbe ,anche lui,   ammorbidire   difese troppo rigide fino ad aprirsi e raccontare le proprie frustazioni, le proprie incomprensioni ,le rabbie, le paure e  ricavandone sollievo si  abituerebbe  a cercare    il potente aiuto di un buon dialogo
Continua a leggere.
Non solo i bambini usano difendersi cercando di negare anche a se stessi  le emozioni negative con" non m'importa"   ma,anche gli    adolescenti    nascondono  disagi sociali ,  vergonge , rabbia per un'ingistizia subita   ,violenze subite,  gridando con atteggiamento  di sfida ":non m'importa"   .
Molti genitori ,educatori cascano nella trappola e con  superficialità,   giudicano l'espressione,   solo  una provocazione o una sfida in un soggetto forte  e ribelle. spesso da punire.
Attenzione, "Non m'importa" spesso specie nell'infanzia e nell'adolescenza è invce una bandiera bianca di resa,  di dichiarazione che tutte le risorse ,le potenzialità stanno entrando o sono già entrate  in pausa con gravi danni nell'apprendimento , nel comportamento a danno proprio e altrui e con sofferenze psicosomatiche
Come ho già scritto negare  le emozioni è inutile, resteranno nell'inconscio a fare danni.
I sentimenti e le emozioni non vanno tenuti in silenzio o rimossi, perchè allora si che la loro azione potrebbe diventare molto pericolosa..
Le emozioni hanno bisogno di racconto.
Lo sperimentiamo ogni giorno.
dott.ssa Adriana Rumbolo
Errata corrige:il nome del bambino protagonista della storia di Margot Sunderland per l'esatezza si chiama
"Nonimporta".Involontariamente ho cambiato il nome  ma ,forse non inconsapevolmente. 

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