È una commedia di Luigi Pirandello, in tre atti, di cui s'ignora l'epoca della
stesura, rappresentata la prima volta a Milano il 18 febbraio 1930
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Ispirata a una celebre vicenda giudiziaria, quella del famoso
caso Canella-Bruneri che ha tenuto gli animi sospesi sulla vera identità della
persona alla quale i due nomi erano attribuiti da opposti schieramenti, senza
una convincente soluzione, la commedia trasferisce la problematica sull'identità
di un personaggio femminile (Pirandello pensava all'interpretazione che ne
avrebbe dato Marta Abba, cui la commedia è dedicata) contesa tra l'amante Carl
Salter col quale vive a Berlino, e Bruno Pieri che ritrova in essa, Lucia, la
sua moglie scomparsa. Nel testo la protagonista è chiamata l'Ignota: ballerina a
Berlino nel dopoguerra fa vita notturna frequentando giovani gaudenti e si trova
in casa insidiata dal vecchio scrittore Salter e anche dalla figlia di lui,
ragazza ambigua e viziataContinua a leggere.
Qualche tempo fa ho sentito in un intervista la fidanzata di un ragazzo delle c.d. “bestie di satana” che ha detto: ”Io allora al tempo in cui accadevano cose terribili, ero come lo specchio del mio ragazzo; non esistevo per me stessa ma come lui mi vedeva, come gli altri mi dicevano di fare, come gli altri mi dicevano di essere.
Ora io ho preso coscienza di me e saprei decidere in modo diverso”..
Quante volte ragazzi di 14/15 nella tormentosa dificoltà di trovare la loro vera identità hanno scritto "sottovoce";"Una paura più ricorrente nei ragazzi e nell ragazze della nostra età. è quella dell'isuccesso, di non riuscire ad essere accettati dagli altri per come si è veramente.
Per questo molte ragazze si nascondono dietro a una maschera , molte volte per paura e per mostrare il loro lato più duro,quello senza paura di niente, della persona forte e impassibile, mentre altre volte lo fanno per essere accettate.(F.15 anni)
Le maschere a cui sono costrette dalle richieste d'immagine e ruoli sociali faticose da indossare o da levare nell'affannosa ricerca di sè che potrebbe anche risultare vana tanto che alla protagonista della commedia ,di Pirandello,viene dato il nome "Ignota".
Nella ricerca o nella perdità dell'identità protagonista è la memoria , il ricordo
.Una studentessa ha scritto:"
... sento davvero una sorta
d'impotenza davanti al futuro; infatti sono pervasa dal timore che un
giorno col crescere e con il prendere strade diverse le persone a cui ho
voluto bene si scordino completamente di me e di tutto ciò che abbiamo
vissuto insieme, oppure del caso contrario: cioè della possibilità che
in un futuro più o meno prossimo, io possa dimenticare quei particolari
che nel mio passato avevano avuto in quel momento un ruolo importante.
Potrà
apparire una paura banale ma per me è davvero impossibile non provarla,
perchè sarebbe davvero tragico per la mia persona venire un giorno a
sapere che colui o colei con cui ho condiviso momenti speciali, mi
guarda con lo sguardo di chi ha soppresso tutto, questo significherebbe
che non sono mai contata niente.
Questa cosa non potrebbe mai succedermi perchè per me il passato ha un'importanza davvero particolare, per me infatti è la causa dei nostri atteggiamenti nel presente, una sorta di patrimonio nel quale nessuno può o potrà infierire, un qualcosa che appartiene solo al diretto interessato e che nonostante i cambiamenti o le decisioni non potrà o non dovrà mai staccarsi dalla nostra memoria...insomma qualcosa d'eterno e d'indistruttibile (F.15anni).
Incontri a scuola con la dott.Adriana Rumbolo
Sono andata a rileggere la mia tesi di laurea:"Manifestazioni autoaggressive e disturbi del processo d'identificazione" .
Era una tesi sperimentale e avevo avuto l'incarico di cercare un possibile dialogo con soggetti dai 13 anni a 70 anni che avevano tentato il suicidio,
In questi soggetti si percepiva un tema dominante,scatenato da un avvenimemto, a volte, apparentemente non gravissimo, un 'identità fragile ,traballante che in parte si poteva comprendere ,ma dove rimanevano anche
dei misteri.
Questa cosa non potrebbe mai succedermi perchè per me il passato ha un'importanza davvero particolare, per me infatti è la causa dei nostri atteggiamenti nel presente, una sorta di patrimonio nel quale nessuno può o potrà infierire, un qualcosa che appartiene solo al diretto interessato e che nonostante i cambiamenti o le decisioni non potrà o non dovrà mai staccarsi dalla nostra memoria...insomma qualcosa d'eterno e d'indistruttibile (F.15anni).
Incontri a scuola con la dott.Adriana Rumbolo
Sono andata a rileggere la mia tesi di laurea:"Manifestazioni autoaggressive e disturbi del processo d'identificazione" .
Era una tesi sperimentale e avevo avuto l'incarico di cercare un possibile dialogo con soggetti dai 13 anni a 70 anni che avevano tentato il suicidio,
In questi soggetti si percepiva un tema dominante,scatenato da un avvenimemto, a volte, apparentemente non gravissimo, un 'identità fragile ,traballante che in parte si poteva comprendere ,ma dove rimanevano anche
dei misteri.
Da Italo Brozzi :"È veramente singolare come Pirandello riesca ad animare una
storia da romanzo d'appendice con pungenti verità, con situazioni inattese che
suscitano profonde riflessioni.
Ti prende al laccio con una trama vecchia
maniera e la sconvolge tutta per i non comuni comportamenti del protagonista,
per la moderna mentalità che dimostra, mettendo in difficoltà tutti gli altri
personaggi che stanno lì a rappresentare la mentalità comune
. In questo modo
dalla vecchia trama affiorano tante verità e una verità finale nuova. Nel nostro
caso la tesi che è inutile arrovellarsi per conoscere la vera identità di una
persona: nemmeno l'identità sociale e anagrafica è certa."
dott.ssa Adriana Rumbolo
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