Da qualche tempo spesso leggo articoli riguardanti i percorsi di conoscenza dei ragazzi :"Gli studenti potranno visitare una fattoria didattica".
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Sono cresciuta in un piccolo paese dove non si percepiva netto il confine fra campagna e abitazioni .
Noi bambini , pur non allontanandoci molto da casa , ci trovavamo facilmente vicino ad abitazioni più isolate dove la nostra curiosità e il nostro interesse erano attivati dalla presenza di tanti animali :polli,oche, tacchini,anatre, conigli, maiali, mucche, cavalli, un cane da guardia tristemente legato a una catena e poi piante da frutta, grandi campi dove coltivavano ,credo,il foraggio per alcuni animali insomma un modello di vita diverso , profondamente vero e cordiale e per noi bambini molto interessante
Lì ho conosciuto i primi " meteorologi".
Lo sguardo del contadino quando interrompeva un attimo il lavoro era sempre attento al cielo , ad ogni piccola variante che prometteva pioggia, che minacciva un temporale o una grandinata o un cielo pulito , che non dava messaggi di arrivo di nubi gonfie di acqua e ugualmente attento alla terra alle piante, agli ortaggi per seguirne la crescita e lo stato di "salute".
Quindi ,da bambini, arrivati a una "fattoria" in libertà vigilata ognuno di noi si avvicinava, toccava con attenzione odorava tutto ciò che destava maggiore interesse, per commentare poi con i compagni e fare eventuali domande a qualche contadino/a se in quel momento era disposto e disponibile.
La fattoria è ricca di realtà da conoscere come tutto il mondo ,ma non lo chiamiamo mondo didattico
Didattico credo voglia indicare una metodologia più mirata ad approfondire una particolare disciplina,. Forse sarebbe più corretto dire:"Gli studenti andranno in una fattoria per conoscere l'esperienza di vita di persone che abitano in campagna ,in montagna occupandosi di anmali e piante che poi serviranno all'alimentazione generale.quindi un lavoro molto interessante ,faticoso e importante.
Forse fattoria "didattica" sta a significare che la scuola si trasferisce lì e allora per una volta che c'è la possibilità d'imparare immersi in quella natura che è in fondo più vicina al nostro habitat chiamiamola fattoria e basta dove l'apprendimento avviene non sui libri ma direttamente dal contatto con la realtà
dott.ssa Adriana Rumbolo
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