martedì 27 luglio 2010

E’ arrivata l’adolescenza

E’ arrivata l’adolescenza: il cervello non cresce più,
aumenta la sua velocità e si perfeziona la sua abilità.

Da un fatto di cronaca :un gruppo di adolescenti ha deciso di sottoporsi alla prova-sfida di attraversare l’autostrada in pieno traffico

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Chi ha detto che è stata una ragazzata, chi li ha definiti delinquenti; a me hanno ricordato i ragazzi del film “Gioventù bruciata”dove due ragazzi in macchina andando a tutta velocità devono dimostrare la loro superiorità riuscendo a buttarsi giù dall’auto in corsa sull’orlo di un precipizio’.
Allora nel film l’episodio rappresentava la punta dell’iceberg di profondi disagi
adolescenziali.
Nell’ opera, molto interessante “Adolescenti”. Una storia naturale,di David Baianbridge cerchiamo di trovare una spiegazione scientifica.
Lo scienziato scrive che a12 anni per le bambine e a 14 per i maschi il cervello completa la sua crescita .mentre accadono più cose contemporaneamente, tutte correlate: trasformazione del corpo e del cervello, che l’evoluzione ha selezionato perché aumentassero il nostro successo.
L’aumento del cervello che è avvenuto circa 250mila anni fa non ne è la causa diretta perché il cervello che nei primi due anni di vita si sviluppa in maniera incredibile, con l’adolescenza smette di crescere e perfeziona ciò che si è sviluppato in modo caotico e a ritmo vertiginoso nell’infanzia .ma non avviene tutto nello stesso tempo.

Le connessioni neuronali superstiti dopo la naturale potatura sj rivestono di quantità maggiori di mielina, sostanza grassa che aumenta la velocità di trasmissione delle informazioni nel cervello.
Una studentessa ha detto:e i pensieri rincorrono i pensieri.
Un altro grande cambiamento del cervello adolescente riguarda le fibre nervose che rilasciano dopamina, neurotrasmettittore che provoca soddisfazione. ed euforia, euforia che potrebbe essere corresponsabile nelle fughe dei ragazzi dalla realtà all’insegna dell’onnipotenza.,fino a sfiorare il rischio .
Per ottenere soddisfazioni più complesse si deve pianificare e rischiare ed è per questo che durante l’adolescenza il cervello inizia a coinvolgere nei percorsi della dopamina anche la corteccia prefrontale sede della pianificazione e dell’autocontrollo.
Nel libro”Io non ti salverò” Ed. del Cerro 2004, che racconta un’esperienza nella scuola con adolescenti si è scritto che: compito dell’insegnante non è solo quello di trasmettere il sapere e quindi aprire più canali di comunicazione e conoscenza possibili perché l’apprendimento se ne avvantaggi, ma ha il ruolo di facilitatore, ruolo a cui non dovrebbe mai rinunciare.
Gestisce un gruppo con tutte le dinamiche e i conflitti che può avere:conflitti che uno studente può portare da casa, o che si creano a scuola.
Oggi si parla molto di raffredare ,di risolvere i conflitti nelle aziende, in famiglia, non si vede perché non si dovrebbe cominciare già a scuola .
La negoziazione è fortemente collegata alla capacità di autocontrollo, una ottima esperienza per i ragazzi sia nel presente nel loro processo di maturazione del cervello
che per il mondo del lavoro.
Quando gli adolescenti dovranno prendere decisioni, attiveranno oltre la corteccia prefrontale, un’area posteriore, il solco temporale superiore correlato alla predizione
di azioni future basandosi su quelle passate.
Speriamo che nelle esperienze passate il processo educativo abbia ben operato e che sia stato fatto con gli adolescenti un buon tagliando emotivo (le emozioni uniscono mente e corpo e, sono risposte all’ambiente necessarie alla sopravvivenza), per quest’ultimo cambiamento che non avviene simultaneamente.
Che gli adolescenti siano a conoscenza dei loro comportamenti e risorse utili a fuggire o a evitare una situazione pericolosa o minacciosa.quando momenti di euforia e sogni in fuga si presenteranno.
E soprattutto che nel lungo dialogo che comincia dalla nascita siano sempre loro i diretti interlocutori per ascoltarsi e ad essere ascoltati e non rimanere isolati in
un io che senza gli altri in un intesa vita relazionale non può conoscersi e riconoscersi e crescere e non cadere nella trappola del neonato potere decisionale spesso molto sensibile ai sogni miraggio.
Poi forse più coscienti durante il completamento complesso e altalenante,dei loro cervelli e dei loro corpi .piano ,piano raggiungeranno il loro equilibrio .

dott.ssa Adriana Rumbolo


Bibliografia:
“Adolescenza.Una storia naturale.
David Baianbridge
Ed.Einaudi
Io non ti salverò”(un’esperienza a scuola ) di Adriana Rumbolo
.Ed.Del Cerro

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