La madre ha ragione di rincorrerlo e
fermarlo perché ancora per lui ci sono dei pericoli.
Quando mi capita io divertita mi fermo
sempre e dico al bambino: " dove vai, piccolo esploratore!"
Mi ritornano in mente tutte le mie
esplorazioni di bambina che, avendo la fortuna, di crescere in una
piccola comunità, a contatto con la natura potevo soddisfare perché i pericoli erano limitati.
Per un bambino, esplorare è
una necessità: esplorare l'ambiente naturale, il mondo frenetico della comunicazione degli adulti , osservare il cielo, gli alberi gli insetti informazioni che il cervello poi elaborerà, associerà, dissocierà,archivierà, mescolerà organizzando la banca-dati della sua conoscenza.
Per un bambino la conoscenza è un
richiamo fortissimo che tante volte lo stupisce, lo fa sostare vicino a un formicaio lo fa ascoltare in silenzio
il ronzio di alcuni insetti che con stupore gli fa osservare come in
10 m ci siano decine e decine di foglie di forme e colore diverse lo rassicura e lo metta al riparo da pericoli.:kalos kai agatos
Certo la conoscenza comporta anche la
comprensione di un pericolo di cui possiamo essere avvertiti o che
possiamo sentire per istinto
. E come rimangono impresse le
raccomandazioni: " non andare vicino ai gorghi nei fiumi perché in quel punto l'acqua gira a mulinello e ti trascinerebbe in
fondo
. Non lo dimenticherà più e quando tornerà a casa dopo aver
conosciuto tante realtà di tutti i tipi vorrebbe raccontarle: la conoscenza è ricca di emozioni che hanno bisogno di racconto, ma quasi nessuno è
disposto ad ascoltare un bambino , peccato
perché ogni bambino ha un'originalità che per noi adulti è una
continua stimolazione a mantenerci più attivi mentalmente e più
ricchi emotivamente
. Una mattina un bambino si sveglia e dice la
famosa frase: mi è venuta un'idea!.
Il bambino non sa che mentre lui
dormiva, speriamo profondamente, il suo cervello lavorava, lavorava e
metteva insieme associava dissociava archiviava richiamava alla memoria tutto quanto lui aveva
conosciuto visto partecipato emotivamente durante le giornate
Trovarsi delle idee improvvisamente idee che sono "nuove e utili" rafforzano nel bambino ogni giorno maggior sicurezza in sè e
non è poco!
Se si troverà in difficoltà quasi
sempre penserà: " se mi venisse l'idea giusta" è fiducioso in
se stesso crede nell'aiuto che gli può venire dalle sue
conoscenze.
Tre o quattro bambini camminano per una strada di
campagna.
Nei giorni precedenti ha piovuto.
Per andare dall'altra parte della
strada devono attraversare un piccolo fossato
. Di solito lo fanno a
piedi ma quel giorno in fondo al fossato è rimasta un po' d'acqua
della precedente pioggia.
Non è un problema ma a sporcare le
scarpe, calzettoni una possibile caduta la terra è più fangosa sdrucciolevole fa pensare i ragazzi.
A un certo a un certo momento
uno dice
Ho un'idea: prendiamo un bastone lo piantiamo nella sponda
opposta e facciamo un salto così non toccheremo il fondo del
fossato.
E così fanno in un attimo tutto l'organismo è al servizio
dell'idea; il desiderio di fare buona figura davanti ai compagni tutta
la parte neuromuscolare che misura bene così che piano piano prima i
più coraggiosi poi gli altri saltano il fosso con l'aiuto del
bastone.
Praticamente hanno fatto il salto con
l'asta oppure arrampicarsi su un albero scegliere i rami bassi ma più
forti guardare con attenzione il tronco dove poter trovare un
appiglio oppure come riuscire a copiare un compito di nascosto
all'insegnante.
la creatività si apre a ventaglio su
tutto: su giochi di colori, su giochi di forme e sarà più soddisfacente quando avrà una applicazione utile. .
La scuola ha avuto questa piccola colpa,
accanto alla mancata valutazione delle emozioni così
importanti nell'apprendimento anche la parola creatività non era molto usata era preferito il termine fantasioso e se la spiegazione di una materia suscita nel bambino un'idea nuova spesso era solo un disturbo che rallentava i famosi programmi scolastici.
. Anziché tentare di aumentare i livelli delle competenze attraverso i percorsi tradizionali, il governo dovrebbe assumere un approccio diverso per educare alla creatività
. Insieme alla creazione di infrastrutture per l'educazione permanente, bisognerebbe ristrutturare l'istruzione scolastica in modo da assicurare a ciascuno il possesso di quelle capacità e di quella fiducia che consentono di cogliere tutte le opportunità della conoscenza.
La funzione dell’artista creativo consiste nel creare delle leggi, non nel seguire quelle già formulate. Ferruccio Busoni (pianista e compositore)..dott.ssa Adriana Rumbolo
Nessun commento:
Posta un commento