Avere a che fare con una figlia femmina non è sempre facile. A dare i giusti consigli per aiutarla a diventare una donna forte ed equilibrata è la nuova guida “Crescere figlie femmine”, TEA, di Steve Biddulph, terapista familiare con oltre vent’anni di esperienza nel parenting già autore di “Come crescere figli maschi”. Il manuale guida in tutto il percorso della crescita, dalla nascita ai 18 anni, affrontando tutte le fasi dello sviluppo di una bambina, proponendo i comportamenti corretti che i genitori devo avere per darle autostima, serenità nei rapporti interpersonali e la sicurezza necessaria per affrontare la vita con gioia
Continua a leggere
. E affronta anche i rischi cui le ragazze sono più esposte: sviluppare un’errata immagine di sé, bullismo, disturbi alimentari, dipendenza da alcol e droghe, rapporto inconsapevole con la tecnologia e internet. Cinque "zone a rischio", secondo l’autore, cui abbiamo chiesto di aiutarci a capire come aiutarla a "schivare pericoli" e a superare ostacoli perché diventi una donna saggia e positiva.

1) SENTIRSI SEXY: TROPPO E TROPPO PRESTO
Secondo Biddulph le ragazze di oggi, pur apparendo esteticamente più sexy, mai come ora sono state così insicure nei confronti del loro aspetto e della sessualità. Come si devono comportare i genitori per non farle sentire così angosciate e ansiose di piacere? E come le si può aiutare ad avere un buon approccio con i maschi, presupposto per una vita sessuale gioiosa e soddisfacente?
"Molte misure possono essere prese quando si verificano questi problemi, per esempio aiutarle a decodificare i messaggi dei media e i loro stati d’animo, ma il consiglio veramente importante che dò nel mio libro è: prevenire questi stati d'animo, cercare di avvertire i segnali prima che diventino 'problema'. Per farlo dobbiamo amarle molto, seguirle e non lasciare che i media invadano la loro vita, minando la loro autostima con dei modelli estetici con cui non è mai facile confrontarsi. Gli atteggiamenti che le fortificano sono avere accanto una madre che con cui confidarsi, aperta e pronta a parlare di tutto, soprattutto di sessualità e problemi al femminile. E un padre che si dimostri interessato a lei e ciò che le succede, che le manifesti il suo rispetto con un atteggiamento giocoso e gentile. Solo così la ragazza si sentirà speciale e preziosa, e potrà alzare i propri standard con i ragazzi, esigendo rispetto e stima nelle sue relazioni future. Evitate anche di esporla troppo presto allo tsunami dei 'media spazzatura'. Come? Non tenete accesa la tv tutto il giorno, non consentitele l'accesso a internet quando è sola nella sua camera da letto e niente smartphone finché è piccola".

2) BULLISMO
Come ci si deve comportare se la propria figlia ne diventa vittima? Come accorgersi se, invece, è lei la carnefice?
"Il bullismo colpisce circa 1 bambino su 5, fermare questo fenomeno doloroso è un obbligo di tutti per far crescere i nostri figli sani. Quando una ragazza è molto amata e ha un ottimo dialogo con i genitori, non ha bisogno di fare la prepotente con gli altri. Perché sta bene con se stessa e non ha necessità di umiliare i propri compagni di scuola per sentirsi sicura di sé, anzi mette in gioco l’empatia per capirli al meglio. E’ importante che i genitori parlino con lei dell’importanza di proteggere chi è meno forte e sicuro di sé. Così sarà lei stessa a opporsi davanti a certi comportamenti aggressivi, difendendo chi li subisce. Quando assiste a queste forme di bullismo, è fondamentale sviscerare con lei l’accaduto, attivandole un senso di criticità, che non la faccia essere una semplice spettatrice, ma capace di impedire che gli altri patiscano prepotenze".

3) DISTURBI ALIMENTARI
Oggi sempre più ragazze sono ossessionate dalle loro peso, si infliggono spesso diete sbilanciate e rischiano a volte seri disturbi alimentari. Come aiutarle a stabilire un corretto rapporto con il proprio corpo e con il cibo?
"La maggior parte delle ragazze di oggi attraversa delle fasi in cui vuol stare a dieta e perdere peso. Purtroppo è normale, ma la cosa no va incoraggiata. I segnali che dovrebbero allertare sono le sue continue fluttuazioni di peso, il fatto che mostri un’eccessiva preoccupazione per la sua fisicità quando si guarda allo specchio, scorrette abitudini alimentari o addirittura l'eventualità che la sola idea del cibo le dia angoscia e la renda particolarmente nervosa e arrabbiata. Se siete preoccupati che possa avere un disturbo alimentare, è vitale agire immediatamente per evitare che si ammali o peggiori. Consultate il vostro medico di famiglia o un esperto di disturbi alimentare, per avere una valutazione e scoprire il modo migliore per trattare il problema. Importante è che entrambi i genitori abbiamo un ruolo attivo durante la terapia. Leggete tutto quello che potete sui disturbi alimentari, perché questo vi aiuterà a essere un valido sostegno per vostra figlia. È normale sentirsi preoccupati, colpevoli o anche arrabbiati con una persona che soffre di disturbi alimentare. Ma questi sentimenti non vi mettono nelle condizioni di aiutarla. Se volete supportarla veramente, siate solidali e gentili con lei, dimostrandovi capaci di ascoltare e capire veramente il suo stato emotivo".

4) DIPENDENZA DA DROGHE E ALCOL
Come mettere in guardia le ragazze contro i rischi da abuso da alcol o da assunzione droghe? E se mostrano già segni di dipendenza, come affrontare la questione?
"A mio parere, l’alcol è un problema molto più grande della droga perché più diffuso e in crescita nel suo uso sregolato. Colpa di come viene commercializzato, perché fa credere ai ragazzi che bere è un modo per sentirsi grandi. Eppure è ormai noto che anche piccole quantità di alcolici assunte al di sotto dei 16 anni, possono avere effetti negativi sul cervello in crescita e predisporre i ragazzi all’alcolismo una volta adulti. Parlate con vostra figlia dei rischi che si corrono quando si beve, dei pericoli a cui si espone, come fare un incidente in macchina o subire una violenza. È difficile ma ne va della sua sicurezza. Nel libro propongo un’idea che può esserle utile quando esce con le amiche: scegliere tra di loro una che quella sera non berrà, una sorta di "madre del gruppo", che si occuperà della sicurezza delle altre e prenderà le corrette decisioni per tornare a casa in tranquillità. Le ragazze, invece, che sono già dipendenti da droghe e dall’alcol, di solito mostrano gravi episodi di ansia, individuabili da un genitore che le osserva attentamente, anche perché per superare questi momenti difficili si rifuggiano proprio nell’uso/abuso di queste sostanze. Anche qui serve l’aiuto di un professionista, con cui i genitori devono cooperare".

5) RAPPORTO CON LA TECNOLOGIA E INTERNET
Anche se sono "native digitali", le ragazze sono comunque esposte alle insidie del web. Come possono, e devono, tutelarle i genitori?
"Questo è un tema importante, per affrontarlo è stato necessario un intero capitolo del libro. In breve, il mio consiglio è non esporle alla Rete da giovani. Sotto i 12 anni non dovrebbero avere account sui social network, ad esempio, perché li stressano e li allontanano dai rapporti reali, faccia a faccia, con la famiglia e gli amici. Le ragazze più grandi possono usare internet e gli smartphone, ma non quando sono sole nelle loro camere da letto. Il rischio che incappino nella pornografia o nelle molestie dei pedofili è alto e reale. Quando capite che vostra figlia è davvero cresciuta, intorno ai 17 o 18 anni, e le avete fatto tante volte quei discorsi sui pericoli e le scelte, dovreste prendere coraggio e uscire dalla sua vita online. Come per tutte le cose, quando cresci diventi più sicuro e smaliziato, capace di fare le tue scelte. Ma a 14 anni sei ben lontano dall'essere furbo, anche se credi di esserlo, e il controllo (non ossessivo, ma costante) del genitore non deve mancare mai".