giovedì 5 settembre 2013

L'educazione sessuale comincia dalla nascita

Per la prima volta gli studenti di una prima superiore, 14 anni,  erano in attesa di un "esperta" per l'educazione sessuale.
Era un argomento che non godeva di molte esperienze precedenti, ma mi sentivo tranquilla perchè avevo deciso che i dialoghi che sarebbero seguiti scorrevano su due canali : la normalità e l'incontro  tra sessualità e codici culturali.
  Una classe mista di 25 studenti appartenenti  a  diverse classi sociali , a diverse religioni e soprattutto ognuno con un proprio percorso affettivo-emotivo -sessuale

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Così decisi di iniziare con una veloce panoramica da O a 14   anni della  vita di un soggetto
Rimasero in un primo momento disorientati; perchè cominciare da tanto lontano quando il presente era già affollato di confusione ,di pregiudizi, di vergogne di pulsioni da approfondire di autostima O (per usare una loro espressione)  e per le femmine la necessità di trovare un  principe azzurro e per i maschi difendere   una virilità più o meno virtuale e poi tanta , tanta rigidità.
Ma io continuai ,  iniziando a parlare dei primi mesi del bambino quando  le emozioni trovavano il loro teatro liberamente nel corpo perchè  un bambino immerso in un ambiente nuovo ha uno scambio enorme di conoscenze-emozioni così da    unire per sempre normalità e sessualità..
Fortunati quei bambini che non si scontreranno subito in una educazione che agendo proprio sul corpo (poche coccole , carezze frettolose, rari abbracci morbidi ,sopratutto con la mamma) potrebbe inibire
e creare sofferenze nel primo percorso emotivo-affettivo e influenzare negativamente già le basi per una buona  sessualità .
Da non crederci ,ma penso sia veramente cosi.
Gli studenti si erano molto rilassati e piano, piano  si era aperto un dialogo dove affioravano in ognuno  i primi ricordi  infantili.
 Proseguii con il  bebè che continua a succhiare il dito,la propria lingua i famosi ciucci anatomici perchè il pacere  del  ciucciare c'è anche  non finalizzato all'alimentazione.
Proseguendo  si parlava ,sempre riferito  a soggetti molto piccoli  che quando hanno il corpicino completamente libero ad esempio  prima o dopo un bagnetto se  casualmnte  sfiorano gli organi sessuali si abbandonano a risate molto fragorose
E l'educazione degli sfinteri  continua  la percezione del proprio corpo inevitabilmente sempre in simbiosi con il percoso emotivo-relazionale.
Non si è ignorata  la seduzione che i bambini forse più le femminucce esprimono con tanta spontaneità e che se non sarà  colpevolizzata,  continuerà per tutta la nostra vita relazionale perchè non possiamo farne a meno.
Abbiamo ripetuto che un soggetto  è un'enorme rete informatica e intimamente connessa  quindi mentre ci occupavamo in particolare  del percorso sessuale non andava mai dimenticato  che è sempre in continua  relazione con le emozioni (paura, rabbia,ansia, gelosia. invidia,desiderio di dominio timidezza aggressività),  con la socialità ,l'autostima l'empatia   ,le aspettative e che poteva quindi influenzare  come essere influenzato.
La sessusualità risente molto della vita relazionale a cominciare dalla famiglia dove si consumano spesso  conflitti molto forti fra fratelli ,  fra genitori e figli.
   Un bambino piccolo è  indifeso e   spesso la famiglia abusa nei giudizi affrettati ngativi ma  non sempre offre un comportamento affettivo fra adulti da cui il bambino potrebbe bene  apprendere
Spesso i figli sono stampelle affettive per i genitori o compensi alle loro frustrazioni  presenti o passate e il percorso sessuale dei piccoli ne sarà gravemente penalizzato.
Il famoso "complesso edipico o di elettra"  rappresenterà il momento più  intenso dei primi 5 ò 6 anni del bambino.
Sarà frutto della nostra cultura?  Forse!
 Comunque più o meno intenso  sembra frequente e la sua soluzione più o meno elaborata porebbe influenzare tutta la vita relazionale e comportamentale di un soggetto.
Del percorso emotivo sessuale dei primi 6 anni sono le tetimonianze delle isegnanti  del Nido e della scuola Materna.
La scuola è un grande sensore dei disordini  emotivi-affettivi  perchè per tutti i bambini   la vita di gruppo ,li evidenzia. .
Una riflessione molto importante è stata  che molti adulti con turbe affettive-sessuali attribuiscono alla sessualitù del bambino intenzionalità e malizia  e approfittandone procureranno nei piccoli soggetti oggetti della loro attenzione, danni affettivi -sessuali -comportamentali gravissimi.
E' stato molto importante parlarne con gli adolescenti per ribadire che è necessario attivare sempre i meccanismi difensivi,e che  qualsiasi cosa accada  è un diritto parlare subito e chiedere aiuto.
.Sembra che,  il bambino,    entri nel famoso periodo di latenza.dai 7/8 anni fino  alla preadolescenza.
Ma ecco che verso i 12 anni per le femmine e 14 per i maschi ls sessualità raggiunge la sua maturazione:
i cambiamenti che si verificano nel corpo adolescente sono molto  importanti, ma per gli eseri umani lo è ancora di più il cambiamento del cervello.
Le connessioni neuronali superstiti dopo la naturale potatura si rivestono di maggiore quantità di mielina, sostanza grassa che aumenta la velocità di trasmissione delle informazioni nel cervello.
Una studentessa ha commentato:"e i pensieri rincorrono i pensieri".
Un altro cambiamento del cervello adolescente riguarda le fibre nervose che iniziano  a rilasciare dopamina, neurotrasmettitore che provoca soddisfazione ed euforia.
Per ottenere soddisfazioni più complesse si deve pianificare e rischiare ed è per questo che durante l'adolescenza il cervello inizia a coinvolgere nei percorsi della dopamina anche la corteccia prefrontale sede della piaificazione e dell'autocontrollo.
Quando gli adolescenti dovranno prendere decisioni, attiveranno oltre la corteccia prefrontale ,un'area posteriore,il solco temporale superiore correlato alla predizione di azioni future basandosi su quelle passate.
Speriamo che nelle esperienze passate il processo educativo-emotivo abbia ben operato.
E poi .e poi estrogeni per le femmine e testosteronne per i maschi e la riprodzione può cominciare
Sono arrivate mille domande
Le prime :perchè ci si innamora e la domanda per loro più importante :"perchè l'amore che è così bello finisce?.
Come si riconosce l'amore vero?
Non  avevano mai pensato che il desiderio appartenesse strettamente all'amore
.Le femmine mi hanno confermato,suscitando la mia indignazione,  che aspettano che sia il maschio(14, 15, 16 anni) a dire se loro vanno bene o no.
I maschi dopo essersi sciolti hanno confermato che avvertono troppe aspettative sulla loro vita sessuale sentimentale a cominciare dalla famiglia e che tutto questo gli da molta ansia
Credo che il mondo intorno degli affari  non gli dia tregua per approfittare della loro momentanea confusione
e fragilità per specularci ..Spero ricordino sempre quanto è importante il si e il no in una relazione e ascoltare il corpo  guidato dalla  famosa chimica dell'amore ma prima sarà necessario fare quattro chiacchere con ginecologo e andrologo anche per scegliere l'anticoncezionale più giusto
dott.ssa Adriana rumbolo. 

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