Ho ascoltato con grande attenzione un'esperta che spiegava, con convinzione, come si insegna la geometria piana: linea, punto ,angolo, ai bambini fin dalla materna
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.Non sono pro spiegazioni che arrivano da dietro una cattedra e a mezzo busto.
Potrebbe ridursi molto la comunicazione nella sua espressività empatica che di solito sottende e potenzia l'approfondimento di una disciplina
.In tante occasioni ho potuto constatare che ogni bambino ha un percorso di apprendimento via , via che il sistema muscolo scheletrico è pronto per certi movimenti e così tutta la via nervosa e molte esperienze con l'ambiente .
Per noi adulti è difficile liberarci dall 'interventismo.
.Spesso ai bambini è chiesto solo di fornire risultati come proiezione della preparazione e bravura dell'insegnante.
Eppure tante volte un bambino ci sorprende con un'esecuzione nuova dove il soggetto realizza quanto ha appreso ma coniugandolo "d'obbligo" con un'elaborazione propria.
Un educatore sovente, per la metodica in uso si affida solo al risultato finale dedicando meno attenzione alla conoscenza degli strumenti creativi del percorso.
Per la mia esperienza ho visto bambini che, dopo una veloce conoscenza, attivano le loro attitudini la loro potenziaità elaborando il dato appreso per inglobarlo con i loro messaggi , con l'esigenza della comuniczione ,della creatività e delle proprie problematiche nel rispetto della finalità logica che il cervello esige
Quando ho assistito alla spiegazione di geometria piana dalle materne in poi ho ricordato bambini che avevano imparato la linea nelle pieghe ,molto precise, dei primi aeroplanini di carta a freccia e quando neanche a due anni si divertivano a punteggiare un foglio e tutti gli angoli dalle varie ampiezze a secondo cosa si voleva costruire .
Date a un bambino carte , collà, e forbicine con la punta arrotondata e "vi costruirà uun mondo"
.Dopo che hanno soddisfatto il loro percorso alimentato da curiosità e funzionalità. i bambini saranno pronti a dare un nome e a usufruire di regole.
Non mi sarei permessa di scrivere così se non fossi rimasta sorpresa dal"creativo ,utile" di tanti bambini e su questo quanto ancora mi aspetto
.L'interventismo non aiuta un bambino, spesso lo disiorenta
dott.ssa Adriana Rumbolo.
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