lunedì 29 ottobre 2012
cervello e tecnologia nell'apprendimento
Damasio ha scritto :pensieri rapidi ( cognitivismo), morale lenta (emozioni).
Aspetto cognitivo ed emozioni nell'apprendimento hanno bisogno di integrarsi continuamente per esprimersi con equilibrio e non aprirsi a una larga forbice dove potrebbero con gravi danni perdersi di vista.: una quantità differente di mielina maggiore nelle cellule preposte al cognitivismo permette la differenza di velocità a favore della forbice troppo larga,
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Ci vuole attenzione,molta attenzione
.Il rischio è di produrre piccoli mostri.
Bambini che hanno tante nozioni ma impoveriti nelle emozioni
Poi il cervello nell'accoglienza delle percezioni associa,dissocia, archivia e opera in stretta sintonia con la memoria con modi e tempi propi. .
L'interventismo educativo di cui ci ha tanto sparlato Stern deve essere bandito per sempre a favore del rispetto, dell'osservazione, e dell'ascolto
Dai frenetici e tumultuosi flussi neuronici la creatività imprevedibile e imprevista nutrita dalle continue percezioni ambientali, relazionali, conoscitive e dalle esperienze
Credo che,come ho scritto, il cervello abbia risposto bene quando l' apprendimento e la comunicazione molto simili in tutti rispettano quella che io chiamo "la logica del cervello" di cui i bambini ci danno conferme quotidianamente.
Nonostante, con facilità, per seguire regole sociali ingannatorie e soggette alle mode, potremmo ignorare i percorsi cerebrali preposti all'appredimemento e alla comunicazione con danni e sofferenze serie e risultati nell'apprendimento fallimentari anche in soggetti con ottime capacità di capire e capirsi
Ben venga la tecnologia che può aiutare ,ma come sempre è fondamentale conoscere le radici su cui costruire.
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