Una giornata afosa d'estate e un dubbio che non vorrei più fosse tale, che rimetteva in discussione il ruolo di "madre", mi guidano a scegliere nello scaffale di una libreria "Le mani della madre"ed. Feltrinelli di Massimo Recalcati "
Mi basta il messaggio della copertina per acquistarlo ; in un gioco di bianco e nero la foto di un bambino diafano , indifeso sorretto ma non costretto da due grandi mani forti e scure ,
Da un po' di tempo mi capita di frequente di ascoltare madri che mi raccontano che dopo una separazione il bambino -adolescente (5, 7, 10, 18 anni) è tornato a dormire nel lettone con loro,
In un primo momento affermano che è stato il bambino-adolescente a fare questa scelta, ma poi guardandomi negli occhi aggiungono:ormai non so più se è solo lui che non vuole tornare nel suo letto o sono io che preferisco rimanga con me . In fondo è ancora un bambino!
Anche quando non c'è una separazione può avvenire.
Una mamma parlando in generale;ma sa che la sera il mio bambino(14 anni)mi raggiunge nel lettone dove io mi sono buttata per la stanchezza di una giornata di lavoro;mamma posso mettermi qui per ripeterti una volta storia ,una volta una poesia,..
Sono ben contenta di contribuire al suo rendimento scolastico,
.Dopo poco si addormenta e quando arriva mio marito per andare a letto gli consiglio di andare nella cameretta vicina dove c'è un lettino e gli spiego che domani mattina deve andare a scuola e sarebbe un vero peccato svegliarlo
Si è vero , dopo la separazione ha preso l'abitudine di dormire nel lettone, ma è un bambino:ha solo 18 anni!
Potrei continuare ma preferisco rivedere il ruolo di "madre"
Quando la donna scopre di essere incinta senza accorgersene scivola in un altra dimensione isolata dal mondo scandita da sensazioni nuove , misteriose ma soprattutto sorretta da risorse positive dove finalmente è il corpo il protagonista;.
In quel periodo le emozioni migliori sono padrone del campo e guidano la donna che le accetta ricevendone benessere e una leggera euforia
.Appena il feto con un soffio appena percepibile annuncia la sua presenza madre e figlio saranno sempre in contatto e la madre comincerà il suo accudimento anche quando cercherà le posture più comode per il bambino che le cresce dentro e si accarezzerà con protezione e tenerezza quel pancione che fino a pochi mesi fa non conosceva e ora le sembra così naturale.
La madre è lo strumento che la natura usa per portare avanti la vita attraverso l'amore
Nei primi mesi . nel primo anno di vita del bambino la madre è importantissima , ma da una presenza così eliocentrica dovrebbe piano , piano in punta di piedi assentarsi.
Il bambino che ha già conosciuto la figura paterna per le assenze salutari, della madre si rivolgerà di più al padre.
Anche per il padre non è un ruolo facile
Ricordo che a scuola quando conducevo incontri con studenti dai 12 ai 16 anni per fornire loro informazioni sul cervello in generale e sul cervello emotivo in particolare, con grande interesse dei ragazzi, facevamo anche delle piccole rappresentazioni per capire meglio-
In questo caso un ragazzo si metteva in piedi davanti alla cattedra e recitava la parte del figlio , un altro ragazzo interpretava il padre.
Il "padre" si poneva a fianco a significare il dialogo continuo, senza competizione accentuata , un passo indietro per permettere al figlio di rafforzare la propria autostima nel fare esperienze nuove, da solo , ma non abbandonato o un passo avanti per offrire e non imporre le proprie esperienze
I tagli,le assenze della madre quando cominciano sempre per amore del figlio e a favore della vita?
Mentre aspettavo il mio primo figlio mi aiutava in casa una tata venuta dalla campagna una donna veramente fantastica
La consiglierei a ogni mamma in attesa
.Sua madre che aveva avuto dieci figli , quando si accorgeva che il parto era prossimo , mandava gli altri figli a cercare una vicina per aiutarla, poi si metteva a letto con accanto un paio di forbici e un gomitolo di spago.
Quando rientravano gli altri figli con la vicina, lei aveva già partorito , aveva provveduto a legare e tagliare il cordone ombelicale .
Io la guardavo sbalordita , ma la tata molto serenamente , con la sua pronuncia umbra mi diceva:" se mamma non avesse fatto così, il figlio sarebbe morto."
L'aveva fatto per amore come qualsiasi madre quando decide necessarie le sue assenze, nel momento e nel modo migliore , come tagli che la faranno tornare meno madre ma più donna e daranno al figlio come dono d'amore la possibilità di essere un uomo più equilibrato nel suo percorso di vita emotiva-affettiva-sessuale
Si il libro di Massimo Recalcati mi è piaciuto.
Dott.ssa Adriana Rumbolo..
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