domenica 1 dicembre 2013

Scoperte scientifiche , emozioni democratiche

Un giorno lontano,   all'improvviso,  gli esseri umani si guardarono attorno in preda a sensazioni nuove ,  sconosciute: sudori,  tremori, pianti incontrollabili,  risate a crepapelle ,gelosie, invidie, collere,  timidezze, gioie,  , tristezze...;erano arrivate le emozioni forse per indebolire  la paura  che  primeggiava  nei cervelli
Poi le varie culture in cui le emozioni non avevano  mai una collocazione facile  spesso amate o odiate , ma sempre presenti e necessarie

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Piano, piano si intuì che potevano, se manipolate bene,  risultare vincenti,soprattutto al servizio del potere :economico,sociale, affettivo , sessuale.
Bisognava allora  impedire che tutti potessero usarle perciò alcune   furono incatenate  a tabù religiosi , sociali ed erano catene pesantissime..
Le emozioni per sopravvivere  trovarono un luogo infinito ,bello dove  loro potevano scorrazzare libere : LE ARTI (musica,teatro,cinema.poesia romanzi, pittura, scultura immaginazione fantasia...)
Tutti gli essere umani quando erano curiosi ,innamorati arrabbiati, tristi, soli andavano in quel luogo sceglievano un'espressione artistica e ne facevano la propria compagnia finchè ne sentivano   il bisogno
Intanto il potere aveva fatto una grande esperienza delle emozioni e le aveva divise da quelle utili come la collera,  la paura,  la rabbia distruttiva,  l'invidia ,la gelosia e   rinchiuso la solidarietà, l'empatia,la pietà ,l'amore .
Il potere e il mercato erano diventati espertissimi  nella conoscenza, manipolazione e nei messaggi subliminari
 rendendo la vita a molti, troppo infelice
Il sito riservato alle arti qualche volta non bastava più.
Ma  un giorno le neuroscienze permisero a tutti la conoscenza e l'uso delle emozioni e fu una rivoluzione,
Un mio studente dopo aver riflettuto a lungo mi chiese in modo incredulo::"Ma tutti abbiamo le emozioni?"
Risposi":Si".
"Proprio tutti!.
Di nuovo ":Si.
Allora non è importante  se in pagella ho dei brutti voti.Le mie emozioni ci sono. Il mio cervello è a posto.
E guardò i compagni, come se li vedesse per la prima volta, finalmente alla pari
Forse per questo la scuola non vuole occuparsi dell'educazione e della gestione delle emozioni dei ragazzi.
Potrebbe essere..pericoloso,per il potere dei finti adulti e dei politici!
Dott.ssa Adriana Rumbolo

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