Le scienze dell'educazione necessitavano dell'era delle neuroscenze che con tecnologie ci avrebbero permesso di entrare per immagini nel cervello umano mostrando la sua ricostruzione in un soggetto vivo e non in autopsia
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Finalmente accanto all'esperienza , ai percorsi filosofici ,al buonsenso, agli studi pedagogici e psicologici , al contributo delle varie letterature si aggiungevano le scoperte delle neuroscienze.
Per me soprattutto l'incontro con il "cervello emotivo" che resistendo al tormentato e inevitabile incontro/scontro , natura-cultura aveva finalmente il giusto riconoscimento .
Oggi posso festeggiare i 16 anni da quando in una classe mista di venticinque ragazzi annunciai che avrei dato loro delle informazioni sul cervello in generale e in particolare su tutto quello che loro in modo confuso sentivano e di cui avevano urgenza di parlare e di dargli un nome.
E attraverso il dialogo piano , piano, proprio sulle emozioni alle mie informazioni arrivarono venticinque risposte diverse che diventavano merce di scambio coinvolgendo tutti in tanti aspetti della loro vita.
Quando iniziai non volevo fare della scuola un laboratorio e avevo promesso ai ragazzi che avrei evitato di proposito parole come patologico, normale, non normale, matto, psicotico, schizofrenico e niente tests
.Mi sembrava opportuno che nella loro prima conoscenza , soprattutto delle emozioni avessero la mia parola che ci saremmo serviti solo del dialogo e solo dopo una maggiore padronanza degli argomenti trattati potevano affidarmi i loro pensieri,le loro rifflessioni scritte e divulgabili.
Era la prima esperienza in una scuola pubblica dove le neuroscienze diventavano ogni giorno più familiari finche un giorno uno studente di 14 anni esclamò ;"potessi vedere un neurone!"
Poi ancora per dieci anni, mai un giorno uguale a un altro dove attraverso i risultati si toccava con mano la bio-diversità
Ma senza la collaborazione di un gruppetto di insegnanti pionieri indispensabili per la riuscita dell'esperimento non avrei potuto fare niente.
Grazie a tutti.
Ma come in tutte le favole ci volevano anche i soggetti che esercitando una superiorità astratta sostenuta da burocrazia ,amministrazione e ... a mettere tanti ostacoli.
L'esperienza è oggi profondamente attuale ed io rifarei tutto.
Dott.ssa Adriana Rumbolo
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