lunedì 18 marzo 2013

La facile relazione tra scienze dell'educazione e neuroscienze

 Le scienze dell'educazione necessitavano dell'era delle neuroscenze  che con tecnologie ci avrebbero permesso  di entrare per immagini nel cervello umano  mostrando la sua ricostruzione in un soggetto vivo e non in autopsia

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Finalmente accanto all'esperienza , ai percorsi  filosofici ,al  buonsenso, agli studi pedagogici e psicologici , al contributo delle varie letterature si aggiungevano le scoperte delle neuroscienze.
Per me soprattutto l'incontro con il "cervello  emotivo" che resistendo al tormentato e inevitabile  incontro/scontro ,  natura-cultura aveva finalmente il giusto riconoscimento .
Oggi  posso festeggiare  i 16 anni da quando in una classe mista di venticinque ragazzi annunciai che avrei dato loro delle informazioni sul cervello in generale e in particolare su tutto quello che loro in modo confuso sentivano  e di cui avevano urgenza di parlare e di dargli un nome.
E attraverso il dialogo piano , piano,  proprio sulle emozioni alle mie informazioni  arrivarono venticinque risposte diverse che diventavano merce di scambio coinvolgendo tutti  in  tanti aspetti della loro vita.
Quando iniziai non  volevo fare della scuola un laboratorio e avevo promesso ai ragazzi che avrei evitato di proposito parole come  patologico, normale, non normale, matto, psicotico, schizofrenico e niente tests
.Mi sembrava opportuno che nella loro prima conoscenza , soprattutto delle  emozioni avessero la mia parola  che ci saremmo serviti solo del dialogo  e solo dopo una maggiore padronanza  degli argomenti trattati potevano affidarmi   i loro pensieri,le loro rifflessioni scritte e divulgabili.
Era la prima esperienza  in una scuola pubblica  dove le neuroscienze diventavano ogni giorno più familiari finche un giorno uno studente di 14 anni esclamò ;"potessi vedere un neurone!"
Poi ancora per dieci anni,  mai un giorno uguale a un altro  dove attraverso i risultati si toccava con mano la bio-diversità
Ma  senza la collaborazione di   un  gruppetto di insegnanti pionieri   indispensabili  per la riuscita dell'esperimento non avrei potuto fare niente.
 Grazie a tutti.
Ma come in tutte le  favole ci volevano anche i soggetti che esercitando   una superiorità astratta sostenuta da burocrazia ,amministrazione e ... a mettere tanti ostacoli.
L'esperienza è oggi profondamente attuale ed io rifarei tutto.
Dott.ssa Adriana Rumbolo

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