“Un
gomitolo
di
concause”
“Un gomitolo di concause”, non è un’espressione mia, ma il titolo intrigante del libro del grande Emilio Gadda che mi è tornato in mente guardando le immagini di rovine , devastazioni dell’ultima alluvione dove la natura è implosa ed esplosa con spaventosa energia per ritornare al suo assetto naturale
. Perché l’essere umano si è comportato e si comporta da temerario in una realtà ancora piena di misteri e di potenzialità da conoscere?
Ero una bambina ,quando sentivo mio nonno che se doveva costruire qualcosa, un ponticello, una casetta per gli animali esaminava la sua terra,il pendio,il ruscello vicino ,dove batteva di più il sole e poi ne parlava in casa si consigliava con chi ,in paese era stimato un saggio e quando tutto era già stato deciso era ancora pronto ad adattare la sua costruzione alla natura qualora ne capisse il vantaggio o lo svantaggio per sé o per la montagna.
Lo stesso atteggiamento spesso si usa con i bambini
. Sembrano così forti .imparano in fretta,vanno a gattoni e dopo poco corrono con le braccine alzate per mantenere l’equilibrio
.La nostra arroganza non si ferma all’apprezzamento fisico ,ma prendendoci i meriti per appartenenza familiare ne tracciamo il profilo psicologico al quale faremo seguire un nostro comportamento che non conosce dubbi."per alcuni anni".
Appena si annuncerà l'adolescenza lo sbigottimento:" Non so più chi è mio figlio non lo conosco!"
E allora, quando va bene, non si tampona subito con il farmaco se non ha già provveduto l'adolescente con l'assunzione di droghe si inizia a srotolare il"gomitolo di concause".
Si rimane sorpresi di quante e quali aggressioni è stato vittima un giovane soggetto dall'ambiente e quanti segnali di malessere sono stati inviati alla famiglia ,alla scuola ai quali non è stato dato sufficiente ascolto ed attenzione.
Così come vediamo franare le montagne, paesi travolti dal fango così potremmo supporre le devastazioni che sono state compiute in un soggetto soprattutto nei primi anni di vita
.Oggi il percorso scientifico ci da molte informazioni ,molte conoscenze che se sono importantissime nella prevenzione spesso nel soccorso tardivo necessitano di tanto, tanto tempo e non sempre possono garantire un pieno successo
Umiltà e conoscenza non sono due "brutte parole".
Dott.ssa Adriana Rumbolo