domenica 10 novembre 2013

Emozioni, sistema immunitario e salute umana

Emozioni, sistema immunitario e salute umana. Esiste una vasta letteratura clinica che documenta come lo stress cronico possa avere profonde ripercussioni sulla salute. Recentemente è stata avanzata l’ipotesi che lo stress possa aumentare la predisposizione di un individuo all’insorgenza di malattie autoimmuni, infettive, neoplastiche. Nonostante alcuni risultati interessanti, rimane poco chiaro quanto lo stress, e in particolare lo stress cronico, renda un individuo più vulnerabile a malattie che, in circostanze normali, sarebbero efficacemente combattute dal sistema immunitario
. La reazione di stress è avviata dall’ormone ipotalamico CRH che, attraverso l’ACTH, induce le ghiandole surrenali a produrre cortisolo. Sempre dall’ipotalamo partono segnali nervosi che attivano il locus coeruleus (nucleo situato nel ponte di Varolio), il quale, tramite il simpatico, determina l’aumento della produzione di adrenalina, noradrenalina e dopammina. Le cellule del sistema immunitario sono dotate di recettori per neurotrasmettitori e ormoni e possono rispondere a tali mediatori con diverse modalità. In generale, l’insieme delle sostanze prodotte sotto stress ha un effetto complessivo di riduzione dell’attività del sistema immunitario. Per tali ragioni, le emozioni prolungate, per es. uno stress cronico, potrebbero favorire tutta una serie di patologie, inclusa la crescita tumorale, che dipendono da un allentamento delle difese immunitarie. In individui che vivono in condizioni di stress cronico è stata infatti osservata una riduzione del numero e della funzione dei linfociti ad azione regolatoria (T-suppressor), di quelli con funzione helper (T-helper) e delle cellule NK (Natural Killer), ossia degli elementi che favoriscono l’attivazione delle difese immunitarie. 

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