La frase deriva da
una fiaba danese scritta da Hans Christian Andersen il cui titolo
originale è "Keiserens Nye Klæder", ma ke in italiano diventa "I vestiti
nuovi dell'imperatore".
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Di seguito la trama della fiaba: La fiaba parla
di un imperatore vanitoso, completamente dedito alla cura del suo
aspetto esteriore, e in particolare del suo abbigliamento. Alcuni
imbroglioni giunti in città spargono la voce di essere tessitori e di
avere a disposizione un nuovo e formidabile tessuto, sottile, leggero e
meraviglioso, con la peculiarità di risultare invisibile agli stolti e
agli indegni. I cortigiani inviati dal re non riescono a vederlo; ma per
non essere giudicati male, riferiscono all’imperatore lodando la
magnificenza del tessuto. L’imperatore, convinto, si fa preparare dagli
imbroglioni un abito. Quando questo gli viene consegnato, però,
l’imperatore si rende conto di non essere neppure lui in grado di vedere
alcunché; come i suoi cortigiani prima di lui, anch'egli decide di
fingere e di mostrarsi estasiato per il lavoro dei tessitori. Col nuovo
vestito sfila per le vie della città di fronte a una folla di cittadini
che applaudono e lodano a gran voce l’eleganza del sovrano.
L’incantesimo è spezzato da un bimbo che, sgranando gli occhi, grida:
"ma non ha niente addosso!"; da questa frase deriverà la famosa frase
fatta « Il re è nudo! »
Ogni allusione alla politica è puramente casuale,Di quel bambino non si hanno più notizie da molto tempo.
domenica 2 dicembre 2012
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